Cosa succede se si riceve la Carta solidale dall’Inps, si rischia di perdere il beneficio del Reddito di Cittadinanza (RdC)?
Le politiche di assistenza pubblica alle famiglie in situazioni di disagio economico prevedono diverse misure dall’Assegno sociale alla Carta acquisti. L’ultima prestazione recentemente avviata è la Carta solidale acquisti, confermata dal decreto interministeriale 8 aprile 2023 del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF), decisa dal governo in sede di legge di Bilancio 2023.
La norma è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 maggio 2023 e chiarisce i principi di selezione degli assegnatari e le modalità di uso del contributo economico per famiglie in condizioni accertate di disagio economico. La carta entrerà in funzione dal 1° luglio 2023, mentre è in via di conclusione l’iter previsto per assegnare la misura ai destinatari selezionati. Ad attivarsi immediatamente l’Inps con la preparazione degli elenchi dei beneficiari e di seguito i Comuni di residenza dei prescelti.
Come prescrive il decreto per ottenere la Carta solidale acquisti non serve presentare richiesta, sarà l’Istituto di previdenza sociale in accordo con i servizi sociali dei Comuni, a selezionare le famiglie che avranno diritto alla misura. L’Inps nei giorni ha fornito le indicazioni operative per il sostegno ai nuclei familiari in stato di necessità che potranno ricevere la Carta. La carta elettronica di pagamento, ricaricabile, prepagata e nominativa è resa disponibile da Poste italiane ai agli assegnatari secondo le istruzioni fornite proprio da Poste.
L’ammontare della ricarica è di 382,50 euro che si potranno spendere nei punti vendita aderenti all’sottolineare che il primo acquisto deve essere fatto entro il 15 settembre pena l’esclusione dal beneficio. Le assegnazioni della Carta solidale sono circoscritte sulla base degli stretti vincoli economici e di prestazione. La prima caratteristica è la soglia del valore Isee familiare che non può superare i 15mila euro. Inoltre a non poter fruire della Carta sono tutte le famiglie che già beneficiano di altri sussidi di Stato.
Ciò significa che assegnazione della Carta solidale e fruizione del Reddito di Cittadinanza sono incompatibili. L’Inps non assegnerà la Carta solidale ai beneficiari del sussidio contro la povertà (RdC). Identica esclusioneper a tutte le famiglie al cui interno ci siano percettori di Naspi, Dis. Coll., indennità di mobilità, fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, Cassa integrazione guadagni (CIG), qualsiasi forma di integrazione al salario in caso di disoccupazione involontaria e di sostegno al reddito per l’inclusione sociale e la lotta alla povertà.
I fruitori del Reddito di Cittadinanza non hanno diritto a questo contributo, come tutte le famiglie o i singoli che già fruiscono di altre forme di sostegno statale, anche se con valori bassi dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee). Hanno priorità nell’assegnazione della Carta i nuclei familiari formati da almeno 3 persone, con un bambino nato dopo il 31 dicembre 2009 con indicatore Isee più basso; poi quelle formate da almeno 3 persone con un nato dopo il 31 dicembre 2005, priorità sempre all’indicatore Isee inferiore; famiglie composte da non meno di 3 persone, con indicatore Isee più basso.