A chi spettano gli arretrati che si troveranno nelle pensioni del mese di luglio? Vediamo nel dettaglio la prestazione
Il problema delle pensioni in Italia rimane un tema delicato con un confronto vivace tra i le forze sociali e l’esecutivo. La difficoltà principale è il superamento della legge Fornero, che tutti in apparenza vogliono modificare, ma che al momento sembra inattuabile. Altro punto molto importante per le sue ricadute sociali è l’aumento definitivo per le pensioni minime, attualmente ferme a 563 euro al mese, che si aggancia sul meccanismo delle integrazioni al minimo.
Il limite odierno delle pensioni minime è stabilito dall’Inps, ma le pensioni ancora più basse non mancano affatto, nonostante la somma minima per un trattamento dignitoso, erogata solo in possesso di precisi requisiti previdenziali. Le integrazioni al minimo infatti non coinvolgono tutte le pensioni con importi insufficienti per una vita decorosa. Non ne hanno diritto quelle conteggiante soltanto con il sistema contributivo (in vigore dal 1° gennaio 1996), le pensioni di tipo assistenziale come l’assegno sociale o la pensione di invalidità civile e diversi altri trattamenti erogati dall’Istituto di previdenza sociale.
Gli arretrati delle pensioni di luglio per chi ci sono
La misura è transitoria e coinvolge le pensioni con importi pari o inferiori alla minima INPS, con le esclusioni accennate sopra, partire dal 1° gennaio del 2023 per tutte le mensilità versate fino al dicembre del 2024, inclusa la tredicesima mensilità. Gli incrementi sono erogati per limitare le conseguenze nefaste dell’aumento dei prezzi dei beni al consumo registrati e previsti per il 2022 e per tutto il 2023.
Le decisioni sono presenti nella legge di Bilancio 2023. Questa prevede incrementi nel 2023 pari all’1,5 per cento per i pensionati, elevati al 6,4 per cento per quelli con età pari o superiore ai 75 anni. Mentre nel 2024 gli aumenti saranno del 2,7 per cento a prescindere dal dato anagrafico. Finora questi aumenti non erano stati erogati dall’INPS per le difficoltà di individuare i beneficiari della misura e effettuare i calcoli esatti per la vasta platea di aventi diritto.
Fortunatamente l’attesa è finita e a partire dal prossimo cedolino di luglio ci saranno questi ritocchi nell’importo del trattamento, comprensivi degli arretrati maturati da gennaio a giugno. Nel dettaglio per i titolari sotto i 75 anni sono previsti circa 51 euro di arretrati, mentre per chi ha più di 75 anni gli arretrati arrivano a circa 210 euro. L’accredito di luglio quindi sarà pari a 572 euro per gli under 75 (più gli arretrati maturati) e di 599 euro per gli over 75 anni (con gli arretrati, naturalmente). Tutto sommato una buona notizia in questa fase ancora contrassegnata dagli aumenti dei prezzi al dettaglio.
Altre novità per il prossimo mese
Le buone notizie non finiscono qui, con il prossimo cedolino è in arrivo anche la somma relativa alla quattordicesima mensilità aggiuntiva. Saranno circa 3 milioni di pensionati che avranno l’importo in più, introdotto per aumentare i trattamenti medi e bassi. In particolare è versata per quelle che percepiscono pensioni fino a 2 volte il minimo indicato dall’INPS. L’erogazione è correlata al possesso di determinati requisiti anagrafici (occorrono almeno 64 anni di età), contributivi e di reddito personale. L’importo erogato è progressivo e cambia in virtù a degli anni contributivi versati e del reddito posseduto dall’avente diritto, con somme che vanno da 335 euro a 665 euro.