Si avvicina il momento del via della Carta solidale dell’Inps, tra breve si conosceranno gli assegnatari della provvedimento
Le difficoltà economiche partite dalla crisi Covid 19 aggravate dalle conseguenze del conflitto in Ucraina e dall’aumento delle materie prime sui mercati internazionali si fanno sentire ancora duramente su molte famiglie. L’inflazione non accenna a diminuire, anche se si registra una timida frenata. Le condizioni restano difficili per milioni di nuclei familiari alle prese con bollette elevate e generi di prima necessità alle stelle.
Tra le ultime misure di alleggerimento delle condizioni di difficoltà c’è anche la Carta solidale per gli acquisiti di beni di prima necessità, decisa in sede di legge di bilancio 2023 e confermata dal decreto interministeriale del maggio scorso firmato da Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste in accordo con il Ministro dell’economia e delle finanze.
La Carta solidale è una prepagata simile a una Postepay, nominativa, ricaricabile messa a disposizione da Poste italiane consegnata ai cittadini aventi diritto con l’ammontare di 382,50 euro spendibili negli esercizi commerciali aderenti all’iniziativa di contenimento dei prezzi dei generi di prima necessità. I requisiti per l’assegnazione sono tre: avere un valore Isee familiare non superiore a 15mila euro, non percepire alcun altro tipo di sussidio, contributo o sostegno al reddito o contro la povertà da parte dello stato ed essere regolarmente iscritti all’anagrafe comunale.
L’Inps ha già fornito le liste dei beneficiari, selezionati sulla base dei requisiti e delle informazioni in suo possesso, ai Comuni che entro il giorno 26 giugno le devono confermare e consolidare con i dati a disposizione dei servizi di assistenza sociale locali. Successivamente l’Inps provvederà a inviare a Poste italiane gli elenchi definitivi per l’elaborazione finale delle Carte. Successivamente alla preparazione delle Carte, l’Inps fornirà ai Comuni coinvolti il numero identificativo delle Carte da inviare alle famiglie degli assegnatari.
Saranno infatti le amministrazioni comunali a comunicare ai cittadini l’assegnazione della Carta da ritirare presso gli uffici postali predisposti a questo servizio. Per il ritiro sarà necessario avere la comunicazione ricevuta dal Comune, documento di riconoscimento valido e codice fiscale del cittadino. La carta, come accennato, sarà già carica dei 382,50 euro (somma identica per tutti gli assegnatari) e spendibile nei punti vendita accreditati.
La prestazione è prevista al momento con un’unica ricarica per nucleo familiare e la prima spesa dovrà essere effettuata entro metà settembre, pena la sospensione della misura. Come detto quindi non sono necessarie domande per l’assegnazione del beneficio, saranno l’Inps e i Comuni a selezionare i beneficiari del provvedimento. Ma fruitori di Reddito di Cittadinanza, Naspi, Dis. Coll. e misure analoghe non saranno certamente convocate da Poste italiane per il ritiro.
I tempi di attesa per la partenza dell’operatività della Carta sono certamente brevi. Si parla dei primi giorni del mese di luglio, verosimilmente bisognerà attendere le metà del prossimo mese. Al momento inoltre non è possibile conoscere nel dettaglio i nominatici degli assegnatari. Le liste infatti sono riservate ai funzionari e agli operatori comunali preposti alla procedura di selezione e consolidamento delle graduatorie. Dunque le informazioni riguardo le assegnazioni non sono reperibili se non direttamente presso i Comuni, sempre che siano disponibili a fornirle.