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Bonus e Incentivi

Naspi, sta arrivando il pagamento con un extra: la cifra

La naspi del mese di giugno potrebbe avere delle sorprese per alcuni aventi diritto. A quanto ammonta la cifra maggiorata

Disoccupazione (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Chi ha perso involontariamente il lavoro, può accedere all’ammortizzatore sociale chiamato naspi, o di coll. Esso viene messo a disposizione degli ex dipendenti che si trovino nella condizione di aver perduto il lavoro senza desiderarlo. I casi più frequenti sono quelli della scadenza del contratto a tempo determinato senza rinnovo. O del licenziamento. Nel caso in cui invece sia il dipendente stesso dimettersi, egli non avrà diritto a nessuna indennità di disoccupazione. Ad eccezione della condizione in cui si verifichino le dimissioni involontarie, ovvero le circostanze che hanno portato il dipendente a dimettersi al di fuori della propria volontà, quali episodi di mobbing, e demensionamento o di molestia sessuale sul posto di lavoro.

La dis coll è l’equivalente della naspi per i contratti di collaborazione, ed è retribuita in cifra minore. La naspi viene erogata dal mese successivo al quale si presenta la domanda. La domanda può essere presentata dopo l’ottavo giorno dalla cessazione del rapporto di lavoro. In prima battuta, la naspi corrisponde mediamente a 75% dello stipendio dell’ultima mensilità in cui si è lavorato. Per i primi tre mesi. Dal quarto mese in poi inizia un decalage mensile del 3%, fino al raggiungimento dello zero. La naspi non può essere percepita per oltre 24 mesi. Il governo meloni vorrebbe ridurre questo limite a 24 mesi.

Naspi, la cifra del mese di giugno

Disoccupazione (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Ovviamente non si può fare un discorso generico sull’assegno della naspi per il mese di giugno. Esso dipende dallo stipendio di base, e da quanto tempo il lavoratore. sta percependo l’indennità di disoccupazione. Si deve specificare che il mese successivo, quello di luglio, è considerato per alcuni lavoratori e pensionati un mese fortunato, in quanto soggetto, anche se non per tutti, al pagamento della quattordicesima mensilità sullo stipendio.

Tuttavia né la naspi ne il reddito di cittadinanza prevedono l’erogazione di una tredicesima e tanto meno quattordicesima mensilità. Dunque l’erogazione di una maggiorazione sulla mensilità di luglio non ha nulla a che fare con la quattordicesima. Alcuni ex lavoratori che percepiscono la naspi stanno ricevendo un avviso dall’INPS di una somma maggiorata che probabilmente non si aspettavano.

I 100 euro in più

Aumento (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

l’Italia ormai è diventata il paese dei bonus. Al crescere del tasso di inflazione, crescono i bonus a beneficio dei cittadini. Essi non sono così facili da acquisire, dato che il progetto piuttosto evidente dell’attuale governo di aumentare il potere d’acquisto del ceto medio, penalizzando ulteriormente gli stipendi più bassi. Nonostante ciò qualche stralcio di welfare è ancora rimasto. E la naspi è ancora in piedi. Quello che ad oggi viene chiamato l’ex bonus Renzi, non è altro che una sottrazione sulle trattenute fiscali che tutti i lavoratori devono pagare.

Ed anche chi percepisce la naspi su quella cifra deve corrispondere delle imposte. L’ex bonus Renzi era di 80 euro, Ed ora è stato aumentato a 100 euro al mese per tutti i dipendenti che hanno uno stipendio di cifra inferiore a 15mila euro annui. Dunque l’aumento a cui ci si riferisce sulla naspi di giugno potrebbe riguardare proprio i disoccupati che riceveranno i famosi e tanto agognati 100 euro in più sul contributo. La naspi e l’ex bonus Renzi sono due prestazioni differenti, dunque verranno erogate in due momenti diversi del mese.

Pubblicato da
Giulia Borraccino