Cosa succede nei casi di separazione, che tipo di obblighi ha un padre verso la prol
Può capitare che una coppia che normalmente si è occupata dei figli con attenzione e costanze, senza maltrattamenti o cercando di fare il meglio, in fase di separazione o divorzio possa essere presa da molte altre preoccupazioni e concentrarsi eccessivamente sui problemi di relazione, non valutando appieno le necessità dei figli.
Le situazioni possono essere molto dolorose e creare delle tensioni che possono inquinare i rapporti tra genitori e figli. Spesso si considerano esclusivamente i doveri e gli obblighi materiali, quelli sanciti del giudice dimenticando una serie di attenzioni e aspetti che sono di altra natura affettiva e psicologica. Trascorrere del tempo con un figlio non deve essere un obbligo, ma una necessità per mantenere saldo un rapporto anche nelle situazioni difficili che si possono creare con una separazione.
Tra gli obblighi non si possono dimenticare, affrontando questo tema, vi è sicuramente quello connesso all’obbligo del mantenimento dei figli dovere che si concretizza mediante il versamento di alla madre che ha in affidamento la prole, un assegno mensile pari a una somma di denaro concordata con quest’ultima, o in mancanza di un accordo, stabilita dal tribunale.
L’assegno di contributo al mantenimento deve essere versato per tutto l’anno ed è definito in base al tenore di vita del nucleo familiare e del tempi di presenza dei figli presso ciascuno dei genitori. L’assegno serve a coprire le spese quotidiane per il vitto, l’alloggio, l’abbigliamento, ma anche l’istruzione e l’educazione dei figli
La stessa Costituzione dice che è obbligo dei genitori di mantenere, istruire ed educare i figli. Quindi gli obblighi materiali comprendono l’istruzione, l’educazione e la partecipazione alle scelte di vita della prole, sia materialmente in proporzione alle rispettive sostanze e possibilità e secondo le capacità di lavoro professionale quanto casalingo, sia dal punto di vista psicologico ed affettivo con una presenza attiva.
Il mantenimento è obbligatorio per i figli minorenni e per i maggiorenni non economicamente autosufficienti, con casi da valutare singolarmente, ma non esclusi dalla maggiore età. Tanto più l’obbligo resta nel caso di figli maggiorenni disabili o con patologie gravi.
Ricordiamo quindi che l’assistenza morale e la responsabilità genitoriale sono obbligatorie e non si esauriscono con l’assegno di mantenimento. Non casualmente al diritto di vedere i figli nei momenti decisi e stabiliti dalla sentenza di separazione, esiste un dovere ad esercitare tale diritto.
Sono infatti gli interessi della prole ad essere tutelati cercando di garantire con la presenza anche del padre il maggior benessere dei figli. Il padre in qualche senso deve assumersi una responsabilità morale, rispondendo agli obblighi di assistenza familiare, partecipando alla vita sociale e scolastica dei figli.
Mostrare indifferenza per questo aspetto può essere sanzionato da un tribunale, chiarendo la volontà di un padre di allontanarsi dai suoi doveri di genitorialità. Si può dire che a generare dei problemi in questo senso più che la separazione in sé, sono i conflitti tra i due genitori che possono far perdere di vista l’interesse dei figli.