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Assunzioni insegnanti di sostegno: è senza concorso

Per l’anno 2003-2024 gli insegnanti di sostegno potranno passare di ruolo senza dover sostenere il concorso finale

Insegnante (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

L’insegnante di sostegno è colui o colei che si occupa dell’assistenza dei ragazzi o bambini disabili all’interno della scuola. Mentre fino a qualche decennio fa bastava il diploma di maturità per poter accedere a tale lavoro, ad oggi è richiesta la laurea, ed un’abilitazione professionale piuttosto difficile da ottenere, più il concorso pubblico. L’abilitazione professionale si chiama TFA, un tirocinio formativo attivo della durata di tre anni, che gli aspiranti insegnanti ottengono sostenendo costi non indifferenti. Questa è l’unica strada che dà la possibilità di lavorare senza interruzione, dato che getta direttamente il candidato nei primi posti del graduatorie per supplenze e lavoro a tempo determinato.

Per legge, essere iscritti a ruolo richiede, come in tutti i posti della pubblica amministrazione, il superamento di un concorso pubblico, che non viene indetto spesso. Di conseguenza ci sono supplenti che passano anni ed anni in attesa che il concorso venga indetto per poter avere finalmente una stabilizzazione a tempo indeterminato. Questo miraggio sarà possibile per l’anno scolastico 2023 2024 anche senza la presenza di un concorso pubblico. Un decreto specifico ha introdotto delle regole particolari per l’anno prossimo.

L’insegnante di sostegno per il prossimo anno

Scuola (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Grazie ad un decreto pubblico, l’anno scolastico 2023-2024 si aprirà sotto l’insegna dello snellimento di alcune pratiche burocratiche per l’assunzione degli insegnanti di sostegno. Evidentemente questo avviene a causa dell’alta necessità che si ha di queste figure professionali all’interno delle scuole, di cui fortunatamente si sta gradualmente riconoscendo  l’importanza. Il tirocinio formativo attivo, anche chiamato TFA, è un concorso abilitante che invia il candidato direttamente in cima alla graduatoria.

Esso consiste in una prova solo per accedere al corso piuttosto difficile e competitiva, ed in seguito tre anni di studio e il conseguimento del titolo al termine di un esame finale. Alla fine di questo percorso si può iniziare a lavorare con supplenze o contratti a tempo determinato in attesa dell’esame finale. L’insegnante di sostegno è una classe di concorso a parte. In questo momento storico, in cui le scuole sono sempre più sensibili alla diagnosi di casi difficili, se non di disabilità cognitiva o motoria vera e propria, di situazioni che richiedono l’accompagnamento del ragazzo o della ragazza da una figura professionale apposita. Per questo l’insegnante di sostegno è una figura molto richiesta nelle scuole.

Come funzionerà l’anno scolastico 2023-2024

Insegnante (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Esclusivamente per il prossimo anno scolastico, verrà data la possibilità agli insegnanti di sostegno che abbiano superato il corso TFA, ovvero il tirocinio formativo attivo, di essere assunti a tempo indeterminato, e dunque di ottenere l’iscrizione al ruolo. I passaggi per ottenere questa meta tanto ambita non sono semplici ma semplificati. Il candidato che ha superato l’abilitazione professionale grazie al TFA, si trova nelle liste più alte delle graduatorie di concorso.

A quel punto viene chiamato con un contratto annuale, che funge anche da formazione. Al termine dell’anno scolastico dovrà superare una prova d’esame, in conseguenza alla quale verrà iscritto a ruolo anche senza aver svolto e superato un concorso pubblico. Dopo essere stato assunto a tempo indeterminato, l’insegnante di sostegno potrà riscattare anche l’anno di prova come anno a ruolo, per le finalità di anzianità e contributive.

Pubblicato da
Giulia Borraccino