Bonus mamme incinta: puoi chiedere questi 5 aiuti

Le donne incinte possono chiedere ben 5 aiuti nel 2023: ecco quali sono i bonus e come fare domanda per ottenerli

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bonus gravidanza 2023 (Foto Adobe-pensioni.it)

Per molte donne la gravidanza è un momento bellissimo e tanto atteso: l’idea di portare in grembo una nuova vita dà gioia e amore e, tale sentimento, sarà ancora più grande subito dopo il parto. Essere in dolce attesa, però, comporta anche delle spese extra: le uscite iniziano sin dai primi mesi di gestazione e continuano, ovviamente, anche dopo il parto.

Per incrementare le nascite e aiutare le donne incinte o neo mamme che il governo Meloni ha messo in campo una serie di incentivi e bonus. Sono ben cinque gli aiuti emanati dal governo per il 2023 che andranno proprio ad aiutare le famiglie e, in particolar modo le neomamme: vediamo quali sono in questo articolo di PensioniOra.

Bonus donne incinte: quali si possono ottenere nel 2023

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bonus gravidanza 2023 (Foto Adobe-pensioni.it)

Il bonus principe per le donne in stato interessante è senza ombra di dubbio l’Assegno Unico Universale. L’AU, introdotto dal governo Draghi e prorogato da quello Meloni, è erogato alle famiglie con figli a carico fino a 21 anni e senza alcun limite di età nel caso di figli con una qualche disabilità. L’Assegno è erogato già a partire dal settimo mese di gravidanza.

A seconda della data del parto, quindi, alle donne incinte potrebbero spettare due o tre mensilità extra di assegno unico, per le quali però si potrà fare domanda solamente alla nascita del figlio. Saranno quindi liquidate in un’unica soluzione al pagamento ella prima mensilità e l’importo spettante sarà calcolato in base all’ISEE in corso di validità. Se l‘ISEE è inferiore a 16.215 euro si ha diritto a un AU di 189,20 euro al mese, più eventuali maggiorazioni.

Le donne in stato interessante e prive di copertura previdenziale obbligatoria possono chiedere, al comune di residenza, un bonus gravidanza. Le disoccupate e con un Isee inferiore a 19.185,13 euro hanno diritto a un sostegno di 383,46 euro per cinque mensilità, per un totale dunque di 1.917,3 euro euro erogati in un’unica soluzione. C’è tempo 6 mesi dal parto per richiedere questo bonus.

Le donne incinte possono anche chiedere delle agevolazioni fiscali come il rimborso sulle spese mediche. Ovviamente per farlo devono portare in detrazione, in sede di dichiarazione dei redditi, i costi sostenuti per le spese mediche effettuate nell’anno precedente nella misura del 19% per la parte che supera la franchigia di 129,11 euro. Si può usufruire della detrazione solo per la parte di spesa che ha trovato capienza nell’Irpef dovuta dalla donna incinta e nel limite massimo di 6.197,48 euro per anno.

Chi è in dolce attesa può poi chiedere il bonus latte artificiale. In questo caso ad ogni famiglia con neonato spetta un assegno pari a 400 euro annui, da richiedere all’azienda sanitaria locale di riferimento sul territorio. Il bonus può essere richiesto dalle donne che hanno patologie che impediscono l’allattamento e fino al sesto mese di vita del figlio. E’ inoltre richiesto un Isee non superiore a 30.000 euro.

Infine, le donne incinte possono ottenere l‘esenzione del ticket sanitario per le seguenti prestazioni: visite periodiche ostetrico-ginecologiche; corsi di accompagnamento alla nascita (training prenatale); assistenza al puerperio e per tutte le prestazioni indicate nei Lea 2017-Sezione B.

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