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Certificato di proprietà: dove reperirlo se non ce l’hai

Come avere in breve tempo il certificato di proprietà, ecco qual è la procedura per ottenere questo documento

Certificato proprietà (Foto Adobe – pensioniora.it)

Quando si possiede un’autovettura i documenti da conservare con cura sono diversi, dal bollo all’assicurazione, dal libretto di circolazione alla patente di guida. Tra la documentazione che bisogna riporre con attenzione c’è sicuramente il certificato di proprietà, che riportando i dati del proprietario del mezzo e certificandone lo stato giuridico, assume una posizione di grande importanza.

Fino al 2015 questo documento andava conservato e tenuto in auto nel suo formato cartaceo. Ora per fortuna i progressi tecnologici aiutano a contenere la carta stampata da conservare, riducendo le occasioni di smarrimento, con il formato elettronico, molto più semplice da conservare e utilizzare all’occorrenza. Quindi dall’anno indicato la sua presenza nella vettura non è più necessaria per la circolazione del mezzo. Tuttavia il formato digitale va comunque conservato con attenzione per usarlo ad ogni eventuale richiesta al Pra (Pubblico registro automobilistico).

Certificato di propietà in che cosa consiste

Documenti auto (Foto Adobe – pensioniora.it)

Il certificato di proprietà dell’auto compare nel 1994, quando prese il posto del foglio complementare auto che certificava il possesso del veicolo da parte di una specifica persona con l’indicazione di tutte le informazioni più importanti. Da quell’anno quindi esiste il certificato di proprietà con il nominativo del proprietario del mezzo e lo stato giuridico di quest’ultimo. Comunque ora come in precedenza quando una vettura viene acquistata  (usata o nuova), viene rilasciata una rilasciata una ricevuta che attesta la registrazione dell’atto al Pra.

La ricevuta contiene anche un codice personale di ingresso al documento che consente di visualizzare le sue informazioni. Questa novità introdotta con la comparsa del formato digitale fa in modo che il documento non vada perso e dà maggiore sicurezza contro le contraffazioni. Oltre la maggiore sicurezza, il formato elettronico consente che non sia necessario avere in auto il Certificato di proprietà (Cdp), vista la facilità della consultazione on line.

Nel caso l’automobilista perda la ricevuta con il codice personale di accesso al documento, può semplicemente richiederne una copia gratuita allo sportello telematico dell’automobilista, che l’ha rilasciata in precedenza. Tuttavia va ricordato che il formato cartaceo del Cdp, non è del tutto scomparso. Tutte le automobili immatricolate tra il 1994 e il 2015 ne hanno una copia.

Informazioni sul Cdp

Automobili (Foto Adobe – pensioniora.it)

Richiedere una copia del Certificato è molto facile, il documento è conservato negli archivi digitali dell’Aci. Un duplicato può essere richiesto on line, grazie alla ricevuta avuta al momento dell’acquisto della vettura. Per ottenere il documento si inquadrare con il proprio cellulare il codice Qr presente sulla ricevuta e il documento si visualizzerà direttamente sul dispositivo telefonico.

Altra modalità collegarsi al sito web indicato nella ricevuta e, con il codice personale, scaricare direttamente il documento sul pc. Oppure connettersi al portale dell’Aci e visionare il proprio Cdp attraverso il servizio on line “Consulta il certificato di proprietà digitale”. Come detto la copia della ricevuta con il codice personale è gratuita e può essere richiesta allo Sportello telematico dell’automobilista.

Se si smarrisce il certificato di proprietà cartaceo si deve richiedere una copia all’ufficio territoriale dell’Aci – Pubblico registro automobilistico. Si deve presentare la denuncia di furto o smarrimento del documento fatta alla Polizia o la dichiarazione sostitutiva di resa denuncia, il modello NP3C in doppio originale firmato e dall’intestatario, fotocopia di un documento di identità valido con un costo di circa 40 euro più altre spese se ci si rivolge a un’agenzia di pratiche auto.

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano