Il governo Meloni ha attuato una nuova pace fiscale con nuove regole su stralcio e rottamazione: azzerate queste cartelle esattoriali
Le elezioni governative dello scorso settembre hanno sancito la salita al governo del centro – destra e il partito Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni è stato il più votato in Italia. La nuova premier Meloni è quindi subentrata a Mario Draghi e si è subito messa a lavoro per creare nuovi scenari sociali ed economici nel nostro Paese.
Una delle novità in assoluto del governo Meloni è stata quella di istituire una nuova pace fiscale con nuove norme per regolare la misura della rottamazione, oltre al saldo e lo stralcio delle sanzioni o delle imposte non pagate dai contribuenti agli enti locali che riscuotono direttamente, senza avvalersi dell’aiuto dell’Agenzia delle Entrate. Alcune cartelle esattoriali saranno definitivamente cancellate.
Il governo Meloni ha inserito, all’interno della “pace fiscale”, una nuova regola che prevede la cancellazione di debiti di poca entità e fino a mille euro. A fare proposta al governo di cancellazioni di questi debiti è stato l’Istituto per la finanza e l’economia dell’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani.
Il provvedimento è stato adottato dal governo e dà la possibilità agli enti locali di concedere o meno gli incentivi ai contribuenti, con una scelta che andrà ratificata entro il prossimo 29 luglio. In questo modo sia i Comuni che le Regioni potranno operare in autonomia e usufruire delle misure del saldo e stralcio ridotto delle sanzioni e delle tasse non versate e per importi fino a mille euro.
La cancellazione di queste cartelle esattoriali riguarda però solo le pendenze che vanno dal primo gennaio 2000 al 31 dicembre 2015. È possibile anche utilizzare lo stralcio totale del debito e la rottamazione per gli incartamenti compresi nel periodo primo gennaio 2000- 30 giugno 2022.
Attraverso la nuova pace fiscale il governo Meloni permette il saldo e stralcio delle cartelle esattoriali. Per saldo e stralcio si intende un accordo tra debitore e creditore per mezzo del quale il debitore corrisponde al proprio creditore una somma inferiore rispetto a quanto inizialmente dovuto, stralciando, per l’appunto, una parte dell’importo.
Questo sistema avvantaggia il cittadino moroso dal momento che saldo e stralcio cancellano le multe e l’eventuale mora. In questo modo il contribuente può addirittura arrivare a pagare fino alla metà della somma dovuta al Fisco. per quanto riguarda invece le modalità di pagamento, ovvero sulla rateizzazione, sono sempre gli enti locali a decidere. Da questo punto di vista il governo ha lasciato ampia autonomia a Comuni e Regioni.
Ad ora i comuni che hanno aderito all’iniziativa della pace fiscale del governo Meloni sono Bologna e Bolzano. Per quanto riguarda le regioni, invece, hanno scelto di aderire il Lazio, l’Emilia Romagna, la Campania, Piemonte, Sicilia e Sardegna. Hanno detto no per il momento centri come Firenze, Milano e Roma che avevano già aderito ad altre misure, poiché riscuotono multe e tasse attraverso l’Agenzia delle entrate.