Pensioni invalidità, cosa cambierà da luglio: la novità

Il mese di luglio inizierà con sorprese piacevoli per i pensionati. In particolare per coloro che percepiscono l’invalidità

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Pensione invalidità (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Pensione di vecchiaia, pensione di reversibilità, pensione di invalidità. Gli ultimi due sono degli assegni riconosciuti dall’INPS in seguito a condizioni particolari, quali il decesso del coniuge o l’avallo della Commissione INPS per il riconoscimento di una patologia invalidante, che dà diritto ad un contributo pubblico. Quella che viene comunemente chiamata pensione di vecchiaia, è il momento in cui, in assenza delle altre condizioni, ci si ritira dal mondo del lavoro e si decide di mettersi a riposo. La pensione spetta anche agli over 67 anni che non hanno mai lavorato, ma in questo caso si chiama assegno sociale, un contributo per la sopravvivenza di una persona anziana, con un’età non più adeguata a lavorare.

Purtroppo assegni sociali ed assegni di invalidità spesso sono inferiori a 500 euro, e con il tasso di inflazione in oscillazione crescente è senza dubbio una cifra inadeguata a qualunque stile di vita vagamente dignitoso. Per il mese prossimo sono previste delle novità e delle pensioni maggiorate per alcuni soggetti. A chi sono rivolte.

Pensioni di invalidità, gli aumenti a luglio

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Pensione invalidità (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Tanto per cominciare, a luglio, per chi ne ha diritto, viene erogata la tanto attesa quatordicesima mensilità. Che corrisponde più o meno ad un raddoppio della cifra pensionistica. Anche se coloro che hanno la pensione tra i 300 ed i 500 euro possono contare anche su un’esenzione parziale delle trattenute addizionali comunali e regionali. In più quest’anno, a causa della rivalutazione pensionistica, anche la quattordicesima mensilità sarà un po’ più alta. Per ottenere il massimo della rivalutazione sull’assegno pensionistico, si deve ricevere un assegno di importo non superiore alle 1,5 volte la quota minima, poco superiore a 500 euro. Anche le pensioni minime di invalidità subiranno un adeguamento.

Difatti dal mese di luglio entrerà in vigore una norma che porterà le pensioni minime per gli over 75 a circa 600 euro, ma solo per un anno. Mentre gli altri dovranno accontentarsi di un aumento molto più sottile, da 563,74 euro a 572,20 euro. Tutte queste buone notizie riguardano i pensionati che nel mese di luglio riceveranno una somma più cospicua. Nello stesso mese però la pensione verrà sottratta da trattenute quali le addizionali regionali e comunali, ed i pagamenti Irpef.

Chi ha diritto all’invalidità

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Pensione (Foto da Pixabay) – pensioniora.it

Tutti i cittadini di età compresa tra i 18 ed i 67 anni con invalidità permanente o transitoria accertata tra il 74% ed il 99% hanno diritto alla pensione di invalidità. Dopo i 67 anni essa si trasforma in assegno sociale. Prima dei 18 anni il contributo spetta ai genitori. Questa pensione è compatibile con il reddito da lavoro, purché rientri in un determinato range di stipendio. Solitamente è erogata per 13 mensilità.

Essa non è reversibile ai superstiti, in quanto destinata solo al soggetto con patologia. L’importo e l’eventuale necessità di una revisione annuale dipende dal tipo di patologia. A volte la revisione è richiesta dalla ASL, a volte dallo stesso beneficiario, per acquisire percentuale più alta di disabilità in caso di malattie degenerative. Così facendo, potrà accedere a maggiori agevolazioni.

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