Novità da luglio se hai la pensione di vecchiaia

In arrivo delle novità per i titolari di pensione di vecchiaia, a partire dal mese di luglio, vediamo i dettagli

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Pensionato (Foto Adobe – pensioniora.it)

Con il prossimo mese ci saranno delle interessanti novità per molti pensionati, a cominciare dai titolari di trattamenti di vecchiaia. I riferimenti delle novità previste sono quelli presenti nell’ultima legge di bilancio che indicava interventi per contenere gli effetti delle fiammate inflazionistiche per gli anni 2022 e 2023. Questo problema si aggancia a la discussione generale sulla riforma del sistema pensionistico italiano.

Questo tema resta quello decisivo, ma al momento non sono in vista soluzioni definitive che consentano di superare l’impianto delineato dal ministro Fornero di undici anni fa. In questo senso non sono secondarie le discussioni sugli aumenti definitivi delle pensioni al minimo, valore attualmente precisato in circa 563 euro al mese. L’integrazione al minimo è proprio il meccanismo che porta gli assegni pensionistici più bassi a quel livello (anche con l’esclusione di vari tipologie di trattamenti anche di importo ridotto).

Notizie di luglio per le pensioni di vecchiaia

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Pensionati (Foto Adobe – pensioniora.it)

Tutti i trattamenti assistenziali e pensionistici hanno goduto nei mesi scorsi della perequazione annuale sulla base degli incrementi dell’inflazione registrati nel 2022-23 con un indice del 7,3 per cento. Ma altre novità per le pensioni sono in arrivo, prime fra tutte quelle di vecchiaia. Primo aggiornamento importante è la conferma della quattordicesima mensilità aggiuntiva per i trattamenti che arrivano fino a 2 volte il trattamento minimo, indicato, come accennato, a 563 euro al mese.

La quattordicesima si applica in base a criteri contributi e reddituali al compimento dei 64 anni. L’importo cresce in maniera progressiva in rapporto agli anni di contributi versati (per i lavoratori autonomi ne sono necessari di più) e al reddito personale dell’avente diritto. Varia da un minimo di 336 euro (con un reddito di 14.657 euro, con 15 anni di contributi per i dipendenti, 18 per gli autonomi) a un massimo di 655 euro (con un reddito di circa 10.992, con 25 anni di contributi per i dipendenti, 28 per gli autonomi).

Oltre alla quattordicesima a luglio ci sarà l’incremento delle pensioni al minimo, compresi i trattamenti di vecchiaia. L’aumento è calcolato nell’1,5 per cento per gli assegni sotto al trattamento minimo, mentre è del 6,4 per cento per i pensionati sopra i 75 anni di età. In termini monetari significa che le pensioni arriveranno per i mesi da luglio a dicembre 2023 a 572,20 euro e per gli over 75 fino a 599,82 euro.

Altre notizie per i pensionati

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Luglio (Foto Adobe – pensioniora.it)

Ma se quelle segnalate sono novità positive per molti titolari di trattamenti medi e bassi, si devono ricordare anche aspetti negativi. Ci possono essere, infatti, anche delle trattenute effetto del calcolo delle imposte sugli importi lordi delle pensioni. A luglio si effettua il pagamento mensile dell’Irpef e delle addizionali comunali e regionali che proseguirà nei mesi successivi.

L’Inps effettua operazioni di controllo tra l’importo delle trattenute fatte e quello della somma dovuta concretamente sulla somma di quanto pagato nel corso dell’anno 2022, considerando le detrazioni eventuali. Se emergono dei conguagli a credito, sono versati direttamente sulla quota mensile della pensione, altrimenti con conguagli a debito, l’Inps come sostituto d’imposta procede al recupero. Questi, per redditi sotto i 18mila euro e debiti Irpef superiori a 100 euro, sono recuperate con 11 rate mensili sulle pensioni.

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