L’esenzione sanitaria al pagamento del ticket è un diritto che alcuni cittadini neanche sanno di avere. Come ottenere il beneficio
La sanità pubblica in Italia è ridotta ai minimi termini, al punto che molte prestazioni hanno dei tempi di attesa tali da non poter neanche essere prenotate. Parallelamente si sta facendo largo a gamba tesa la sanità privata, che sta ricavando sempre maggiore spazio, creando anche una parvenza di convenienza. Tuttavia si deve stare attenti. Delegare completamente le proprie cure al privato porta progressivamente ad un modello simile a quello statunitense, dove chi non ha l’assicurazione sostanzialmente non ha la possibilità di ricevere cure adeguate. Mentre in Italia, lo stralcio di welfare che si chiama sanità pubblica ospedaliera, ancora sulla carta esiste. Anche se i finanziamenti sono sempre minori.
Per poter usufruire di tale servizio si corrispondono le imposte, ed anche il ticket. Che è un contributo calmierato per la prestazione. Se si dovesse pagare in cifra intera, in base alla prestazione ricevuto, sarebbe una cifra quanto meno quintuplicata. Il ticket viene corrisposto quando il paziente si reca alla cassa con tanto di impegnativa del proprio medico di base, quella che fino ad un po’ di tempo fa era la famosa ricetta rosa. Se ci si presenta con la ricetta bianca – a meno che non sia elettronica – si dovrà pagare la prestazione per intero.
Esenzione ticket, chi può richiederla
Quindi il pagamento del ticket, il prezzo calmierato per le prestazioni di sanità pubblica, deve avere essere pagato a fronte di una ricetta medica con dei codici specifici, tra cui la presenza e la tipologia dell’esenzione. Ci sono persone che per motivi di reddito hanno diritto all’esenzione completa dal pagamento del ticket. E questa è una pratica burocratica che deve essere avviata con la ASL di competenza. Allo stesso tempo esiste anche una forma parziale di esenzione, quella relativa alle patologie.
Vi sono alcune malattie, quali ad esempio l’ipertensione, il diabete, ed in generale tutte quelle considerate permanenti, o se anche temporanee di un certo livello di gravità, la cui presenza comporta l’esenzione sanitaria sulle prestazioni correlate alla malattia. Che si tratti di ecografie, medicine o analisi del sangue poco importa. In questo caso è il medico di base, che ufficializza la patologia, ad avviare l’esenzione parziale del pagamento del ticket sanitario.
Come ottenerla
La domanda può essere attivata dalla ASL o dal medico di base. Una recente sentenza del Consiglio di Stato ha equiparato disoccupati ed inoccupati. Dunque anche nel caso di esenzione dal ticket, chi non ha mai lavorato e chi ha perso il lavoro si trova nella medesima condizione. Ai fini dei tetti di reddito non conta l’ISEE bensì il reddito del nucleo familiare.
Le quattro categorie che possono richiedere per reddito l’esenzione sono: i cittadini con età inferiore a 6 anni o superiore a 65 il cui nucleo familiare abbia reddito inferiore a 36.151,98 euro. I disoccupati con o senza familiari a carico il cui reddito non superi i 8.263,31 euro, cifra che sale a 11.362,05 euro se è presene un coniuge. Chi è titolare di assegno sociale. I titolari di pensione minima. Nel caso dell’esenzione per malattia si deve presentare accurata documentazione medica.