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Pensioni

Pensione di cittadinanza, continuerà ad arrivare a settembre?

Qual è il destino della Pensione di Cittadinanza, ci sarà ancora l’accredito della prestazione nel mese di settembre?

Pensione di Cittadinanza (Foto Adobe – pensioniora.it)

La pensione di cittadinanza di una prestazione simile al Reddito di Cittadinanza  del quale segue, solo in parte, gli sviluppi e le prerogative. Si tratta  infatti di un trattamento connesso al RdC, ed erogato ai nuclei familiari composti da pensionati oltre i 67 anni di età e da quelli con ultra 67enni e disabili gravi a carico nella famiglia. Coinvolge e interessa più di 100mila nuclei familiari in tutta Italia.

La prestazione è concessa quindi nel caso il nucleo familiare sia formato da soggetti di età pari o superiore a 67 anni. Il valore Isee complessivo per l’accettazione della domanda è di 9.360 euro. Invece il valore del reddito familiare non può oltrepassare i 7.560 euro moltiplicato per il corrispondente parametro della scala di equivalenza. La soglia è aumentato di 1.800 euro (9.360 euro in tutto) se il nucleo familiare vive in una casa in affitto, sempre moltiplicata per il relativo parametro della scala di equivalenza.

Pensione di Cittadinanza prosegue a settembre?

Pensione di Cittadinanza (Foto Adobe – pensioniora.it)

Come noto il Reddito di Cittadinanza si concluderà nel mese di luglio per i soggetti occupabili dai 18 ai 59 anni. Mentre per le famiglie con persone fragili (minori, anziani con almeno 60anni e disabili) la misura preseguirà fino al mese di dicembre. Da quato possiamo dire che anche la Pensione di cittadinanza andrà avanti anche nel mese di settembre e oltre.

Le norme e gli obblighi  della PdC sono analoghi  al quelli del RdC, con l’eccezione delle regole collegate alla disponibilità per il  lavoro che non sono previste, in virtù della fascia d’età dei titolari la misura. Va ricordato che per godere della prestazione  restano valide le regole sulla perdita del lavoro per dimissioni (a parte quelle per giusta causa) che determinano la non erogabilità della prestazione nei 12 mesi successivi l’evento. Invece  è possibile fruire della Naspi, della Dis. Coll. o di altre forme di sostegno al reddito in caso di disoccupazione non volontaria.

Quindi ancora è possibile inviare la richiesta con le regole preesistenti e inviando tutta la documentazione necessaria a partire dall’Isee familiare in corso di validità. La misura continuerà fino al mese di dicembre per poi trsformersi secondo le indicazioni contenute nei provvedimenti del governo attuale.

Il futuro della misura

Inps (Foto Adobe – pensioniora.it)

Importare  evidenziare  un dato statistico: nel marzo del 2023 i beneficiari di PdC sono stati il 10 per cento dei beneficiari delle due prestazioni sommate (RdC e PdC), quindi una minoranza rilevante. Forse proprio sulla base del numero ingente di percettori, la Pensione di Cittadinanza si affiancherà all’Assegno di inclusione anche nel 2024, salvo sorprese.

I requisiti  e le caratteristiche della prestazione non dovrebbero mutare, rimanendo destinata a famiglie formate da persone tutte con almeno 67 anni o da persone con almeno 67 anni di età e ad altri familiari tutti in condizione di disabilità grave o di non autosufficienza. Si tratterà comunque  di un’integrazione al reddito fino a un limite non superiore ai 9.360 euro annui, ridotta del valore del reddito familiare.

Le procedure e termini per la presentazione della nuova Pensione di Cittadinzna ancora non sono noti e bisgnerà attendere le circolari esplicative dell’Istituto di previdenza sociale per conoscerne i dettagli operativi.

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano