Imu da pagare come comportarsi al riguardo per evitare altre complicazioni, è possibile rimediare con questa procedura
Ci siamo la scadenza del saldo dell’Imu (Imposta municipale propria) è scaduta ieri, 16 giugno. L’imposta fu istituita nel 2011 dal governo Monti e operativa dal gennaio dell’anno seguente. Fino al 2013 era applicata anche nei confronti della casa principale, ma fu presto cambiata. Attualmente si versa a livello comunale sul patrimonio immobiliare ed è pagata dai proprietari di abitazioni diverse da quella principale (cioè dove vi è la residenza anagrafica e la dimora fisica),
La versano poi i proprietari di case principali di genere signorile, di ville, di castelli e di palazzi di particolare pregio artistico e storico (indicata con codice catastali A/1, A/8 e A/9), quelli di aree fabbricabili e i proprietari di terreni agricoli. Per concludere questa breve panoramica ricordiamo che l’aliquota di riferimento è dell’8,6 per mille, modificabile entro limiti indicati dalla legge dalla amministrazioni comunali in dimunuzione o aumento.
Imu da pagare come intervenire
Con la scadenza della prima rata inevitabilmente si va incontro ad alcune conseguenze che tuttavia possono non essere gravi. Ricordiamo immediatamente che chi paga in ritardo, oltre all’importo della rata dell’imposta, deve versare una sanzione (che cresce in relazione al ritardo accumulato) e gli interessi legali, conteggiati sul numero dei giorni di ritardo. La soluzione che evita pagamenti troppo onerosi è il cosiddetto ravvedimento operoso. In pratica si può usufruire di una riduzione della sanzione pagando entro periodi prestabiliti.
Per il mancato versamento dell’acconto si va incontro al pagamento della sanzione ordinaria pari al 30 per cento della quota dovuta e in più degli interessi. Un importo notevole, ma con il ravvedimento operoso la sanzione si riduce notevolmente. il pagamento può essere super breve: entro 14 giorni dalla scadenza con sanzione pari allo 0,1 per cento per ognuno dei giorni di ritardo; breve: entro 30 giorni dalla scadenza con sanzione pari all’1,5 per cento dell’importo dovuto; medio: entro 90 giorni dalla scadenza con sanzione del 1,67; lungo: tra 90 giorni e un anno dalla scadenza con sanzione del 3,75 per cento.
Entro 2 anni la sanzione è del 4,29 per cento, oltre i 2 anni si paga il 5 per cento. Se si paga dopo il verbale di constatazione, ma entro il verbale di accertamento la sanzione è del 6 per cento, cioè prima dell’arrivo della cartella esattoriale. Alla sanzione vanno aggiunti gli interessi di mora che maturano giorno per giorno secondo il tasso ufficiale e sono da aggiungere alla sanzione.
Come procedere per risolvere rapidamente
Quindi pagare rapidamente consente di contenere sanzione e interesse. La procedura è semplice. Per versare si deve usare il modello F24, barrando la casella che indica il ravvedimento operoso, con il relativo codice, indicando l’importo totale che comprende l’acconto dell’Imu, la sanzione applicata e gli interessi che risultano minimi, l’indicazione di saldo o acconto, il numero degli immobili e l’anno di imposta cui è riferito il versamento della tassa.
Qualora risulti difficile il calcolo si può provvedere con l’assistenza di un Caf o di un professionista. Il modello F24 per l’Imu si paga in banca o presso gli uffici postali con bollettino di conto corrente postale compatibile con il modello F24, altrimenti con l’applicazione PagoPa.