Ancora brutte notizie per quanto riguarda coloro che hanno un mutuo a tasso variabile: è in arrivo una nuova stangata sulla rata
Sono tanti gli italiani che vorrebbero avere una casa di proprietà ma che, purtroppo, non possono permettersela a causa dei prezzi molti alti dei mutui. Proprio per questo motivo che, la maggior parte delle persone, preferisce vivere in una casa in affitto evitando, dunque, di fare il grande passo di un acquisto.
Quello che gli italiani stanno infatti vivendo è un periodo molto difficile per quanto riguarda il piano non solo sociale ma anche economico. L’inflazione e l’aumento delle materie prime hanno posto dei limiti agli acquisti degli italiani e, tra questi, c’è anche quello di acquistare una casa di proprietà. Inoltre, proprio in questi giorni, è stata resa nota la notizia di un nuovo aumento proprio sulla rata dei mutui.
Mutuo, nuovi aumenti sulle rate: i motivi
Non arrivano di certo buone notizie dalla Banca Centrale Europea per tutti coloro che hanno un mutuo acceso dal momento che l’aggravio della rata del mutuo potrebbe aumentare rispetto l’anno appena trascorso. Nel caso in cui il costo del denaro dovesse crescere di 25 punti base, allora chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile potrà avere un aumento fino a 275 euro rispetto il 2022.
Il dato sugli aumenti proviene dalla simulazione di Facile.it che riguarda un finanziamento a tasso variabile da 126mila euro e un piano di restituzione calcolato su 25 anni sottoscritto nel gennaio del 2022. Ma perché i tassi dei mutui stanno aumentando così inesorabilmente da un anno a questa parte?
L’aumento è la conseguenza della crescita del costo del denaro stabilito dalla Banca Centrale Europea. Per contrastare l’inflazione, infatti, la BCE, ha avviato a luglio 2022 un programma di politica monetaria restrittiva. Per capire come variano i tassi dei mutui variabili bisogna analizzare il comportamento dell’Euribor, ovvero il tasso calcolato giornalmente che indica il tasso di interesse medio delle transazioni finanziarie in euro tra le principali banche europee.
Facendo un esempio pratico, ad inizio 2023 il TAN era dello 0,67%, l’equivalente di una rata che ammonta a 456 euro mensili. Calcolando gli aumenti previsti il totale potrebbe salire a settembre 2023 a 731 euro, ovvero un incremento del 60% rispetto alla cifra di partenza. Secondo le proiezioni del mercato a settembre il tasso raggiungerà il massimo livello e arriverà al 3,84%. Dopo questa data il trend potrebbe invertirsi e i tassi inizierebbero a scendere.
I tassi variabili sui mutui saranno decisi in base ai cambiamenti delle prospettive per l’inflazione e l’economia. Nel caso in cui Bruxelles definisse un aumento del costo del denaro di 0,25 punti base per ogni consiglio direttivo si arriverebbe ad un costo del denaro del 5% a fine 2023.
Inoltre, sempre per quanto riguarda i mutui, a fine giugno e salvo eventuali proroghe, le condizioni di garanzia agevolate scadranno. Parliamo delle garanzie per quanto riguarda gli under36 che vogliono acquistare casa. Nei primi sei mesi del 2021 gli under 36 sono stati il 43,4% sulle richieste complessive nei confronti dei mutui sulla prima abitazione. Tra gennaio e maggio 2023 i numeri hanno raggiunto il 51,3%.