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Bonus e Incentivi

Assegno unico anche a figli maggiorenni: nuovo avviso INPS

Qualche informazione sull’Assegno unico e universale per i figli maggiorenni, avviso dell’Inps mediante social

Assegno unico e universale (Foto Adobe – pensioniora.it)

Le politiche di aiuto e sostegno alla famiglia hanno la loro formula più decisa  nell’Assegno unico e universale, la prestazione a favore di genitorialità e natalità in Italia. La misura  è stata introdotta nel marzo dello scorso anno e ormai ha terminato la fase di sperimentazione per essere definitivamente adottata dalla normativa in tema di assistenza economica ai nuclei familiari.

L’Assegno unico assorbe  quasi tutte le precedenti misure per le prole e la famiglia: dagli assegni per i figli al premio alla nascita, dall’assegno di natalità alle detrazioni per i figli. Continua a essere erogato da solo esclusivamente il bonus asilo nido che coinvolge  i figli fino a tre anni di età che frequentano asili nido o hanno necessità di assistenza domiciliare se disabili o con patologie gravi.

Assegno unico le notizie dall’Inps

Assegno unico e universale (Foto Adobe – pensioniora.it)

Le caratteristiche principali della prestazioni  sono abbastanza chiare. L’Istituto di previdenza sociale la eroga dietro domanda da presentare per via telematica all’ente stesso  a cominciare  dal settimo mese di gravidanza. L’importo della misura  varia a seconda del valore dell’Isee familiare inviato con la domanda, del numero dei figli, dell’età degli stessi, della condizione lavorativa dei genitori, della eventuale presenza di figli disabili. Insomma varia a seconda  della condizione complessiva economica e anagrafica della famiglie richiedente.

Per la prole il limite d’età previsto dalla norma è fissato al compimento dei 21 anni a condizione che: frequenti un corso di formazione professionale o scolastica oppure un corso di laurea; svolga un tirocinio o un’attività lavorativa, con reddito annuo non superiore agli 8mila euro; se disoccupato, sia iscritto ai centri pubblici per l’impiego e ricerchi attivamente un lavoro; oppure  sia impegnato nel servizio civile universale. Queste informazioni sono ribadite dall’Inps anche di recente con la pubblicazione di un post sulle pagine Facebook dedicate al servizio.

Nell’avviso Inps fornisce anche altri utili chiarimenti per i figli cha hanno raggiunto la maggiore età. Nello specifico ricorda che al compimento dei 18 anni, il figlio può fare direttamente domanda per la prestazione, anche successivamente a quella presentata dai genitori. In questa circostanza la vecchia domanda decade ed è sostituita da quella presentata dal maggiorenne (con i requisiti elencati in  precedenza).

Domanda presentata dai maggiorenni

Assegno unico e universale (Foto Adobe – pensioniora.it)

Cosa succede quando un ragazzo diventa maggiorenne? La sua è sospesa dall’Inps e sistemata in “evidenza al cittadino”, cioè in attesa di essere integrata con i documenti che permettono al maggiorenne di continuare a percepire l’Assegno unico. Nel caso di una nuova richiesta del ragazzo stesso l’Iban deve essere intestato (o cointestato) al richiedente. Quindi al momento del raggiungimento della maggiore del figlio che percepisce l’Assegno, occorre ricordare di aggiornare tutta la documentazione per ridefinire la sua posizione all’Inps.

Questo può spiegare i ritardi nei pagamenti o addirittura i blocchi nei pagamenti stessi quando mancano le informazioni aggiornate riguardo figli appena maggiorenni. In questo caso si deve inviare tutta la documentazione per via telematica, accedendo alle pagine dedicate al servizio mediante credenziali. Oppure si può richiedere l’ausilio di un Centro di assistenza fiscale (Caf) per l’invio di tutti i documenti necessari.

Pubblicato da
Vincenzo Pugliano