La risposta va forse trovata nel ruolo della mamma di Fedez, sufficientemente addentrata nella carriera del figlio. I particolari su cosa è successo
Si è sempre meno abituati ad assistere a discussioni di principio, sempre più sostituite da polemiche di opportunità. Si parla di scambi piccati in strada, di discussione da bar? Forse sì, ma sono anche la base culturale della scena patinata della quotidianità. Quanto mai sufficientemente contaminata tra la guerra globale, le crisi imposte dai mercati, la discussa morte di leader politici, le battute finali prima della pausa estiva calcistica. Senza dimenticare la deludente dialettica infusa dalla politica. È anti-politica? Forse no; è anti-polemica verso una cultura di massa col dna della polemica.
D’altronde la tv ha abituato ad aprire degli appuntamenti serali dei tg con i battibecchi di questo o quel personaggio televisivo, saziando l’inutile fame alla critica (ovviamente, quella “bassa”, non il senso critico) del cosiddetto spettatore medio, forgiato dalla piccola cultura mediale del piccolo schermo (ora anche da tablet). Va detto: un merito che si può individuare in questo strano panorama della collettività, è quello di venire a conoscenza come la ribalta di più o meno aitanti giovanotti di talento rappresenti una risorsa – perché no – professionale per la famiglia.
“Dillo alla mamma…”. I motivi della frase-tormentone
Bene, ora i fatti. Fedez, impossibile non conoscerlo. Sua moglie, anche (Chiara Ferragni). In questi ultimi anni, il più noto cantante che si è dedicato prevalentemente ad altro rispetto alla nobile arte della voce, ha collezionato un’invidiabile visibilità costruita assieme a chi di visibilità ci lavora, ovvero la blogger più famosa e redditizia al mondo, la giovane CF, vero “brand” in carne ed ossa, già depositario di una consistente fortuna. Si può dire che la coppia più glamour d’Italia ha sdoganato la privacy della loro lussuosa vita quotidiana, rendendo partecipi i loro follower dalle molteplici piattaforme social.
Ma Fedez si è anche costruito una carriera da conduttore di programmi televisivi destinata a crescere, nonché creatore di contenuti. Di podcast. È proprio uno dei podcast più seguiti nella Rete, Muschio Selvaggio, ad essere la cornice della storia che sta per essere raccontata. Nel frattempo, Muschio Selvaggio è divenuto un programma Rai, esordendo nelle serate del Festival di Sanremo 2023. Non è però un’esperienza in solitaria; anzi, il programma nasce dalla realizzazione e dalla conduzione del fidato compagno di microfono Luis Sal, volto noto nei talent show di Prime.
Ebbene, “fidato” fino a pochi giorni fa. Tra gli amici Fedez e Luis Sal scoppia una lite e ora di fronte allo schermo, dopo tre anni, c’è solo Fedez. L’influencer Luis Sal se ne è andato, e la causa deriverebbe, a detta di Fedez, da quelle puntate sanremesi, svolte gratis, con un Fedez non in forma smagliante, in un’aria di tensione e attriti lavorativi che di entusiasmo e divertimento. A suggellare la vicenda, la video-risposta di Luis con quel suo: “Dillo alla mamma, dillo all’avvocato!“. Detta così, è perfetta come prossimo tormentone negli stabilimenti balneari. Ma chi è questo “avvocato”? È appunto la mamma di Fedez, Annamaria Berrinzaghi, nonché sua manager. E quanto pare, ottima discografica e detentrice dell’ultima parola nelle scelte artistiche del figlio. Di conseguenza, mamma Annamaria trae da vivere dai corposi ricavi della Doom Entertainment, la società di Fedez. Come amministratrice delegata di Doom, il suo compenso annuale è pari a 130 mila euro, escludendo le percentuali sui contratti milionari firmati dal figlio ogni anno.