Cartelle esattoriali, puoi fare questo entro giugno per salvarti

Comunicate le nuove scadenze e nuove regole che consentiranno di ottenere vantaggi sui propri debiti. Ecco perché conviene pagare

giugno rottamazione cartelle
Modello di pagamento unificato F24 (Foto Adobe – pensioniora.it)

In questo mese di giugno, è in pieno fermento l’attività dell’erario, impegnato a consumare un affollato calendario di scadenze. Come quello dell’Agenzia delle Entrate, alle prese con il primo e principale adempimento a carico di quella bella fetta di cittadini in qualità di contribuenti: ovverosia, la presentazione della dichiarazione dei redditi. Tale adempimento ha trovato la sua già sostanziosa premessa a maggio, col turno delle consegne da parte di coloro che sono in possesso di una situazione reddituale piuttosto semplice.

Per questi ultimi, l’inoltro della dichiarazione dei redditi si è concluso al 31 maggio 2023, data ultima della conferma dei modelli 730 precompilati dalla stessa Agenzia. Grazie a questa modalità, non si affaccia lo spettro dei controlli e i contribuenti interessati avranno la priorità sul rimborso del credito d’imposta. Tuttavia, c’è ancora del tempo da spendere per l’invio telematico di modelli rettificati o integrati: fino al 20 giugno 2023. Gl altri contribuenti, con una situazione reddituale più complessa e che si affidano alle modalità di compilazione “classica” (in autonomia, tramite commercialista o tramite il servizio di patronato), potranno consegnare i loro modelli entro il 30 giugno 2023. 

Cartelle esattoriali, entro giugno l’adesione alle agevolazioni

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Agenzia delle Entrate (Foto Adobe – pensioniora.it)

I contribuenti del “secondo turno” potranno inglobare i giustificativi di spesa per quegli esborsi che consentono di accedere alla detraibilità e alla deducibilità. I costi considerati detraibili appartengono, tra l’altro, a queste spese: costi di polizze assicurative (salute, casa), spese medico-sanitarie, costi scolastici e universitari, costi per studenti fuori sede (l’affitto, per esempio), i costi per l’iscrizione ad attività e ad associazioni sportive, la spesa per l’abbonamento al trasporto pubblico, le spese di un funerale.

Tutti gli eventuali rimborsi dei crediti d’imposta derivanti dalla detraibilità, ma anche dalla correzione degli importi erroneamente versati dai sostituti d’imposta, inizieranno dai mesi di ottobre e novembre; ma come anticipato, per i contribuenti dei modelli precompilati, i rimborsi potrebbero partire sin dal prossimo luglio. Un onere come la dichiarazione dei redditi fa parte di quegli strumenti detenuti dallo Stato per finanziarsi e finanziare le misure che accompagnano la sussistenza dei cittadini più svantaggiati; il tutto richiedendo il contributo in termini congrui ai cittadini nelle possibilità.

Sicuramente, in tempi di crisi, ma in fondo basta anche un cambio di legislatura, per correre ai ripari di casse statali necessitanti un credito sufficiente per nutrire gli strumenti a garanzia dei redditi delle famiglie a carico di lavoratori e pensionati, il governo ricorre all’immediata rottamazione delle cartelle esattoriali. Quella odierna, denominata Rottamazione quater, comprende altresì lo stralcio degli importi fino a mille euro (un risparmio sui costi, superiori, di riscossione); per i debiti 2000-2015 dai mille ai 3mila euro,  gli inadempienti beneficeranno di scontistiche sul debito e l’annullamento di sanzioni e interessi. L’adesione alla definizione agevolata è trasmissibile entro il 30 giugno 2023. Col recente Decreto Alluvione, i cittadini interessati dagli eventi alluvionali delle regioni Emilia Romagna, Marche e Toscana, vedranno la proroga di tale scadenza al prossimo 30 novembre. Per gli altri, il primo appuntamento, dopo l’adesione, con i pagamenti è quello del 31 ottobre 2023. A seguire il versamento della seconda rata entro il 30 novembre 2023; e ancora: 28 febbraio 2024; 31 maggio 2024; 31 luglio 2024; 30 novembre 2024. Agli enti locali va invece la riscossione dei crediti diretti.

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