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Nuova ondata di assunzione con Poste: come candidarsi

Ecco come approfittare di questa occasione storica per entrare a far parte del Gruppo nel ruolo di una delle diverse specializzazioni richieste. I dettagli

Poste Italiane (Foto Adobe – pensioniora.it)

Come i cittadini italiani sanno, il lavoro rappresenta la prima prerogativa costituzionale. Con esso, si accompagnano dunque le normative e i sostegni necessari per agevolare la strada verso l’accesso. Non sempre questo processo si realizza senza sacrifici, e per lo Stato e per i singoli individui, anzi. Infatti, il lavoro è il pilastro su cui si reggono le democrazie più avanzate; e, quindi, in un’ottica come quella dell’attuale giusta sociale incompiuta, ecco non è altro che la croce e la delizia da inseguire da parte del diritto.

Nella misura assistenziale dello Stato, la corsa al diritto al lavoro si traduce nella manifestazione di iniziative assistenziali, le quali vengono attivate in concomitanza con i tempi di più profonda crisi; nella fattispecie, quando (come di tanto in tanto succede) si fanno più preoccupanti le statistiche sulla disoccupazione, in particolare di quella giovanile. Dunque, anche le misure previdenziali, che di primo acchito detengono peculiarità economiche, sono chiamate ad attivare un rinnovato processo di ricerca occupazionale.

Nuova ondata di assunzione con Poste: quali posizioni sono aperte

Candidature professionali (Foto Adobe – pensioniora.it)

In tal senso gli esempi di strumenti forniti dalla Pubblica Amministrazione non mancano: il più emblematico è rappresentato dal Reddito di Cittadinanza, misura rivoluzionaria rispetto al normale corso delle misure, sebbene gli attuali sviluppi decisi vanno verso forme di contenimento dello stesso. Il RdC non è un contributo emergenziale, né un sussidio in senso stretto; esso accompagna il percettore strappandolo da un progressivo impoverimento sotto il profilo economico, e dirigendolo verso il reinserimento sociale e professionale tramite il Patto sociale sottoscritto con il Centro per l’Impiego. 

Sebbene il lavoro dipendente abbia sempre meno quella forza portante e trainante il sistema professionale all’interno del Paese, come poteva esserlo in passato, anche in caso l’INPS mette a disposizione un mezzo di sostegno nella peggiore fase esistenziale per un lavoratore, ossia la disoccupazione. In via – anche qui – temporalmente limitata, l’ente eroga l’indennità di disoccupazione, comunemente nota come Naspi. Essa può essere richiesta a partire dall’ottavo giorno successivo alla cessazione del rapporto di lavoro e ha una durata di circa 6 mesi (ma varia a seconda del contratto nazionale di categoria a cui il lavoratore appartiene).

Trascorse le sei mensilità di erogazione sulla base del calcolo sul 75% della busta paga media negli ultimi quattro anni, dalla settima mensilità Naspi gli importi si riducono mensilmente del 3% fino alla scadenza concordata. Ma per tornare all’inizio, alla ricerca del lavoro, si può felicemente annunciare la notizia riguardante Poste Italiane: il Gruppo ha aperto 700 posizioni, finalizzando le assunzioni entro il mese di settembre 2023. Si tratta di 700 dipendenti da assumere con contratto a tempo determinato, destinate a varie mansioni, ma in prevalenza come porta-lettere. Il personale scelto dovrà quindi occuparsi di recapitare e smistare la posta. Il periodo di disponibilità dei posti di lavoro è della durata di tre mesi (giugno, luglio, agosto), esteso a tutto il territorio nazionale. La suddivisione prevista è di 660 posti di lavoro nell’ambito del recapito postale, e di 45 nella produzione. Non occorre sostenere alcun concorso, né detenere una laurea; è sufficiente candidarsi alla sezione Lavora con noi del sito delle Poste e selezionare una delle opportunità di impiego, oltre all’invio di un curriculum vitae. 

Pubblicato da
Roberto Alciati