Quali conseguenze per i pagamenti ritardati dell’Imu di giugno, ecco che cosa può capitare al contribuente distratto
L’IMU è l’Imposta Municipale Propria istituita nel 2011 dal governo Monti e operativa dal gennaio dell’anno seguente. Fino al 2013 era applicata anche nei confronti dell’abitazione principale, ma fu presto modificata. Da ricordare non ultima la modifica del 2020 che cancellando la Tasi, la ha accorpata all’IMU.
L’IMU si paga a livello comunale sul patrimonio immobiliare ed è dovuta dai proprietari di abitazioni diverse da quella principale (dove vi è la residenza anagrafica e la dimora fisica), da quelli di abitazione principale di genere signorile (indicata con codice catastali A/1, A/8 e A/9), dai proprietari di aree fabbricabili e da quelli di terreni agricoli. Il calcolo dell’IMU avviene sulla base di un’aliquota intorno all’8,6 per mille per rendita catastale del bene e l’aliquota è modificabile dalle singole amministrazioni comunali, pur nel quadro delle norme nazionali.
Imu di giugno in ritardo, conseguenze
Entro venerdì 16 giugno i contribuenti dovranno versare l’acconto dell’Imu al proprio Comune. L’acconto va versato in base alle indicazioni comunali deliberate nei 12 mesi precedenti. Perciò se nei primi mesi dell’anno la situazione dell’immobile non è mutata, né vi sono state modifiche normative, si può semplicemente pagare la metà dell’imposta dovuta per l’anno 2022.
Il pagamento può avvenire attraverso varie modalità: il classico bollettino postale, il servizio Pago Pa e infine con il modello F24, compilabile on line tramite il proprio servizio di home banking o direttamente sul sito dell’Agenzia delle Entrate, accedendo con credenziali personali, con l’indicazione dell’iban del conto corrente di addebito. Ma cosa succede se si paga in ritardo, aspettando la fine del mese? Diciamo subito che chi paga in ritardo, oltre all’importo della quota dell’imposta, deve versare una sanzione tanto più severe quanto maggiore è il ritardo e gli interessi legali calcolati sul numero dei giorni.
Quindi un ritardo di pochi giorni può determinare una sanzione leggera, nel dettaglio lo 0,1 per cento per ogni giorno fino al 14esimo giorno di ritardo (cioè fino al 30 giugno) più gli interessi maturati. Quindi dopo la scadenza del giorno 16, prima si versa l’imposta dovuta con sanzione e interessi, più lieve è la maggiorazione da considerare con una sanzione decisamente ridotta, si applica infatti il ravvedimento operoso.
Pagamento in ritardo dell’Imposta comunale propria
Non basta versare quanto dimenticato, dopo il 16 bisogna aggiungere all’importo da versare la sanzione e gli interessi. Pagando in breve tempo tuttavia si può effettuare quello che si definisce ravvedimento operoso sprint, quello che è determinante è che non siano iniziati accessi, controlli, ispezioni o altre attività amministrative di accertamento.
Pe pagare l’acconto dell’Imu dopo il 16 giugno bisognerà usare il modello F24, barrando la casella che indica il ravvedimento operoso, con il relativo codice, indicando l’importo totale che comprenda l’imposta Imu, la sanzione applicata e gli interessi che risultano irrisori, l’indicazione di saldo o acconto, il numero degli immobili e l’anno di imposta cui è riferito il versamento della tassa.
Ecco alcuni codici per pagare con il modello F24 il ravvedimento operoso IMU: codice 3912 per abitazione principale e relative pertinenze; codice 3914 terreni; codice 3916 aree fabbricabili; codice 3918 altri fabbricati; codice 3925 fabbricati categoria D (quota comunale); codice 3930 fabbricati categoria D (quota statale).