Domanda assegno unico bloccata: ora puoi fare questo

Come comportarsi in caso di domanda dell’Assegno unico e universale fermata, ecco una nuova possibilità di intervento

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Assegno unico e universale (Foto Adobe – pensioniora.it)

Le politiche di aiuto e sostegno alla famiglia hanno la loro espressione più consolidata con l’Assegno unico e universale, la misura a favore di genitorialità e natalità in Italia. La prestazione è stata introdotta nel marzo dello scorso anno e ormai è uscita dalla fase di sperimentazione per essere definitivamente adottata dalla normativa in vigore. Ormai è diventata parte consolidata dei rapporti tra pubblica amministrazione e cittadini

L’Assegno unico e universale unifica quasi tutte le precedenti iniziative statali per la prole e la famiglia: dagli assegni per i figli al premio alla nascita, dall’assegno di natalità alle detrazioni per i figli. Solo il bonus asilo nido continua a essere erogato autonomamente. e riguarda i bambini fino a tre anni che frequentano asili nido o hanno necessità di assistenza domiciliare se disabili in modo grave.

Domanda Assegno unico e universale

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Assegno unico e universale (Foto Adobe – pensioniora.it)

Come noto da quest’anno le domande per l’avvio della prestazione non sono più necessarie per quanti già dall’anno scorso percepivano il contributo economico. Ciò che resta necessario è l’aggiornamento della composizione e dello status economico della famiglia mediante la documentazione Isee (DSU, Dichiarazione sostitutiva unica, in prima battuta). L’assegnazione delle cifre spettanti viene effettuata sulla base delle dichiarazioni Isee che le famiglie devono presentare per ottenere l’importo adeguato alla loro condizione reddituale e patrimoniale.

Infatti l’ammontare dell’Isee varia proprio sulla scorta dei dati contenuti nella documentazione presentata contestualmente alla domanda. Ma naturalmente chi si trova ad approcciarsi per la prima volta con questa misura deve inviare una richiesta telematica all’Inps per l’avvio della misura. La domanda può essere inviata da uno dei genitori. Per le domande presentate dal 1° marzo al 30 giugno del 2023 il beneficio spetta con gli arretrati a partire dal mese di marzo, con accredito ogni mese.

Con le domande inviate dal 30 giugno, il contributo decorre dal mese successivo a quello della presentazione della richiesta. Ricordiamo che l’AUU vale dal settimo mese di gravidanza al 21esimo anno di età, quindi la richiesta può essere presentata anche da una mamma in gestazione al 7° mese. La domande si presentano in via telematica sul sito Inps, accedendo con credenziali personali e andando al servizio specifico. Ma cosa fare nel caso la domanda sia bloccata per qualsiasi motivo?

Richiesta ferma, cosa fare

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Inps (Foto Adobe – pensioniora.it)

Per svariati motivi, dalla carenza della documentazione a dati incongruenti forniti durante la formulazione, la domanda può essere bloccata in attesa di chiarimenti da parte dei richiedenti. L’Inps ha comunicato con il messaggio del 6 giugno numero 2096 che proprio in qeusti giorni sta provvedendo con l’invio di video guide personalizzate ai genitori che hanno presentato richiesta, per i quali si sono avuti problemi in fase di erogazione del contributo. Infatti in caso di documentazione incompleta l’istruttoria non può essere completata o semplicemente per iban non corretto il pagamento può risultare fermo.

La video guida spiega ai genitori cosa fare in casi del genere, con pagamenti bloccati o istruttorie incomplete, ed è accessibile sull’area riservata MyInps del sito istituzionale o attraverso le notifiche sull’applicazione Io o AppInps. Informa sullo stato dell’istanza e si cosa fare per sbloccarla. In caso di richiesta presentata con un patronato, la video guida fornisce le indicazioni per integrare o revisionare la richiesta rivolgendosi direttamente al patronato stesso.

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