Aumenti in vista nella busta paga di una categotria di lavoratori, ecco gli incrementi nello stipendio del mese di giugno
Le tensioni inflazionistiche non sembrano aver fine e i prezzi al consumo restano sempre molto alti, pur in lieve calo rispetto al mese scorso. Infatti a maggio il tasso di inflazione registrato dall’Istat è stato pari al più 7,6 per cento su base annua, mentre nel mese di aprile si era registrato un tasso pari al più 8,2 per cento. I rallentamenti sembra siano dovuti in maniera essenziale al calo dei prezzi dei beni energetici non regolamentati.
Nel settore alimentare, invece, a calare leggermente solo i prezzi dei prodotti lavorati, mentre sono in aumento quelli non lavorati. Nel complesso il tasso di inflazione dei beni alimentari, di cura della persona e della casa rallentano in modo tendenziale al più 11,3 per cento dal più 11,6 per cento del mese scorso. In genere se il calo generale è certamente positivo, non significa che la spinta inflazionistica sia conclusa. Le difficoltà per le famiglie sono tutt’altro che passate. Quindi le notizie di aumenti per alcune categorie lavorative non può che essere incoraggiante.
A causa dell’elevato costo dell’inflazione le associazioni di categoria degli imprenditori di settore Metalmeccanica e Assistal e i sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno trovato un accordo per degli aumenti in busta paga fin da giugno pari a 123,40 euro lordi al mese. A essere interessati circa un milione e mezzo di lavoratori del settore metalmeccanico. L’incremento c’è stato grazie alla clausola di salvaguardia inserita nel contratto collettivo nazionale di lavoro (Ccnl) un paio di anni fa.
Grazie alla clausola sono aumentati i cosiddetti minimi, in presenza di inflazione così alta, oltre gli incrementi già previsti. Secondo i sindacati, la novità del contratto di lavoro dei metalmeccanici sta proprio nella possibilità di determinare gli aumenti salariali non solo alla fine, ma anche durante il contratto stesso. Così da intervenire per contrastare l’inflazione in crescita e garantire il potere d’acquisto dei salari.
I prossimi contratti da stipulare nel settore metalmeccanico saranno strutturati proprio per garantire la difesa del potere d’acquisto e acquisire l’aumento dei salari collegandolo al valore del lavoro e alla riforma dell’inquadramento. Quindi secondo gli obiettivi delle organizzazioni dei lavoratori sarà importante garantire nei prossimi rinnovi proprio il mantenimento della clausola di salvaguardia, ridiscutere gli aumenti del salario e recuperare l’inflazione.
La clausola di salvaguardia che ha garantito l’incremento dì per la busta paga dei metalmeccanici è stata inserita nel contratto al momento dell’ultimo rinnovo e rappresenta una “soluzione unica del suo genere”, secondo le parole degli stessi sindacalisti. I contratti sono così più flessibili e rispondono meglio alle esigenze dei lavoratori, con un sostegno che risponde meglio alla crescita del tasso di inflazione.
Con la clausola di salvaguardia gli incrementi salgono in maniera più elevata rispetto a quelli definiti al momento della stipula del contratto. Nel caso dei metalmeccanici l’aumento, oltre a quanto già stabilito pari a circa 27 euro, è stato di 96,4 euro. Quindi complessivamente danno i 123 euro in più nel cedolino di giugno.