Le date del pagamento di giugno dell’Assegno unico, in particolare dopo il 20. Vediamo i dettagli del calendario previsto
Si stanno concludendo le lavorazioni riguardanti i ritardi delle erogazioni del mese di maggio che ci si appresta ai pagamenti per la nuova mensilità dell’Assegno unico e universale. L’Assegno unico e universale è la misura a favore delle famiglie con prole che ha riunito e coordinato in un’unica misura tutte quelle che precedentemente spettavano a questi nuclei familiari, con l’eccezione del bonus asilo nido, erogato ancora su domanda. È una prestazione a erogata per favorire la genitorialità e la natalità.
Di solito per avere certezza delle date di pagamento di questa misura serve controllare il fascicolo personale del richiedente sul sito Inps, mediante credenziali Spid, Cie e Cns. Infatti pur conoscendo i periodi di accredito nel mese, a seconda di arretrati o nuove somme, non era possibile ottenere dettagli maggiori, se non nella modalità accennata. Con la novità introdotta delle finestre di pagamento più esatte, si spera di raggiungere il fine di velocizzare e facilitare l’erogazione del beneficio.
In base alle novità introdotte dal mese scorso, pur con qualche difficoltà, le tempistiche di erogazione saranno suddivise in base a precise categorie. Dal giorno 10 fino alla giornata del 20 la normale erogazione per gli assegni che non hanno subito variazione dalla mensilità precedente. Dopo il giorno 20 saranno pagate i beneficiari che hanno diritto al primo versamento in assoluto della prestazione e quelli cui spetta una cifra diversa rispetto al mese precedente.
In particolare, per quanto concerne l’ultimo caso, in caso di variazioni nella composizione del nucleo familiare o di modifiche del valore Isee. Quindi dal 20 giugno in poi, fino alla giornata del 30, saranno versati solo gli assegni che spettano a queste due categorie di aventi diritto. Resta valido il principio di controllare il fascocolo personale per avere la data esatta dell’accredito.
Queste sono le novità introdotte per quanti ricevono l’Assegno unico su domanda. Al contrario, i percettori di Reddito di Cittadinanza che hanno l’integrazione, qualora spettante, direttamente sulla carta ricaricabile continuano con la precedente calendarizzazione. Attendono infatti la conclusione del mese, dopo la consueta ricarica del Reddito.
C’è da sottolineare che il pagamento dell’Assegno unico nel mese di maggio ha subito diversi rallentamenti dovuti ai nuovi conteggi e ricalcoli effettuati dall’Inps sugli importi. Le variazioni hanno coinvolto circa 900mila nuclei familiari con assegni modificati per conguagli a credito e a debito. Le motivazioni riguardavano cambiamenti e modifiche della composizione del nucleo familiare (nuove nascite, figli con più di 21 anni, figli con più di 3 anni e così via), del valore Isee che determina l’importo, almeno in parte, del riconoscimento della presenza di disabili nella famiglia a partire dal marzo dello scorso anno, con incrementi dell’assegno di 271 euro in media .
A queste variazioni a credito per oltre 500mila percettori, sono corrisposti anche dei conguagli a debito. Gli interessati sono stati un numero inferiore, circa 370mila e anche le cifre detratte sono risultate inferiori, con una media di 41 euro a nucleo familiare. A determinare le riduzioni anche qui cambiamenti del valore Isee e il versamento dell’incremento per genitori ambedue lavoratori a beneficiari non aventi diritto.