Quali sono le caratteristiche della Carta risparmio spesa che tra breve entrerà in funzione, ecco alcune informazioni importanti
Tra qualche settimana entrerà in funzine la Carta risparmio spesa, la nuova misura a favore delle famiglie in condizioni di disagio proprosta dal governo. Il decreto interministeriale, preparato dal Ministero dell’Agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste e dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF). L’Inps con un suo recente messaggio di fine maggio ha definito gli aspetti tecnici della misura evidenziando le procedure di assegnazione della carta.
La carta è destinata le famiglie in situazioni di evidente difficoltà economica nell’acquisto di prodotti alimentari di prima necessità. Gli assegnatari potranno utilizzarla nei punti vendita, supermercati e negozi di generi alimentari di largo consumo, che parteciperanno alla iniziativa promossa dal governo e che saranno indicati alle famiglie aventi diritto. Di seguito riportiamole caratteristiche della prestazione.
Le famiglie che avranno la Carta risparmio spesa
L’iter di assegnazione della misura appare delineata nei suoi vari passaggi. Ad essere interessate le famiglie con residenza in Italia, iscritte nei registri dell’Anagrafe del comune di residenza con Isee in corso di validità non superiore ai 15mila euro. Questo dato definisce già il bacino di utenza della misura. Le informazioni sono inviate dall’Inps ai Comuni sulla base dei dati DSU posseduti e rimandate al mittente dopo un confronto con le informazioni dei servizi sociali delle amministrazioni locali.
Una volta che le liste sono definitive e approvate, l’Inps le comunica a Poste italiane per la preparazione della carta ricaricabile e nominativa. Dopo la lavorazione di Poste italiane, l’Inps fornisce ai Comuni il numero identificativo della carta da notificare nel messaggio che i comuni invieranno ai beneficiari della carta, insieme alle istruzioni per il ritiro presso gli uffici postali. Quindi non ci saranno domande da presentare per le famiglie che saranno contattate dai Comuni.
Non si conosce il numero esatto delle famiglie interessate dalla prestazione, ma ai Comuni è ripartita una quota di carte proporzionale e in base alla popolazione residente e alla distanza tra il reddito medio pro capite del comune con quello pro capite nazionale. Tra i comuni che riceveranno più carte ci sono Napoli, Roma, Milano, Palermo, Catania. Per la carta l’esecutivo ha stanziato circa 500 milioni di euro, da distribuire ai Comuni che parteciperanno alla misura. Alle singole famiglie andrà una carta del valore di 382,50 euro valida al partire dal 1° luglio, con erogazione una tantum.
Criteri di selezione delle famiglie
Per la scelta dei nuclei familiari assegnatari, oltre al limite Isee di 15mila euro, conta anche la composizione. Ad essere privilegiate la famiglie composte da almeno 3 persone con nati dopo il 31 dicembre 2009, poi quelle composte da almeno 3 persone, con nati dopo il 31 dicembre 2005, infine le famiglie formate da almeno 3 elementi. Queste famiglie devono aver compilato la DSU per l’Isee per accedere alla carta.
In più queste famiglie non devono ricevere altre forme di aiuto statale contro la povertà, ne sono escluse quindi quelle che percepiscono il Reddito di Cittadinanza e qualsiasi forma di aiuto per l’inclusione sociale; sono esclusi i beneficiari di Naspi, Dis. Coll., Cassa integrazione guadagni (CIG), indennità di mobilità, Fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito e di qualunque forma di sostegno statale in caso di perdita involontaria del lavoro.