Non tutti sanno che fra le detrazioni concesse dalla dichiarazione dei redditi, possono essere inclusi anche questi importi. Di quali somme si sta parlando
In questi primi giorni di giugno, si accavalla un’intensa attività del calendario previdenziale con quello fiscale. Innanzitutto, l’affollato processo degli enti statali è legato essenzialmente al fatto che essi seguono degli scadenzari che, come un anno accademico, fanno riferimento ad un calendario diverso da quello solare. Ma prima di aprire un nuovo anno, una nuova annualità, occorre prima chiudere la precedente; non è un’azione automatica questa, ma segue una prassi ben precisa.
Nel frattempo, il mese di giugno si apre con la consueta tranche delle erogazioni pensionistiche presso gli uffici postali. L’iter, in procinto di concludersi, è stato “disturbato” anche questo mese (come a maggio) dall’intermezzo di giorni festivi (il 2 giugno e la domenica), i quali stanno ritardando la consegna dei ratei nei confronti degli ultimi cognomi in ordine alfabetico. Per quanto riguarda l’integrazione degli aumenti relativi alle pensioni minime, è ancora fumata nera; il rinvio sarà oramai posticipato a settembre.
Modello 730, si riceve il rimborso IRPEF anche per questi importi
Sono ancora in pieno svolgimento le operazioni di ricalcolo da parte dell’INPS sulle sue stesse misure di sostegno. Riguarda l’aggiornamento di due ordini di dati fondamentalmente: l’aggiornamento delle mensilità di competenza con gli arretrati accumulati nei mesi precedenti; la possibilità di conguagli a credito dovuti alla rivalutazione degli adeguamenti ISTAT. Hanno contribuito alla crescita degli arretrati i numerosi controlli dell’ente che impongono la sospensione della misura quando l’utente è sotto accertamento.
Inoltre i ricalcoli hanno provveduto ad aggiornare le mensilità delle variazioni occorse nei criteri ISEE, oltre che alle variazioni legate alla composizione del nucleo familiare rispetto al reddito. Al contempo, sul fronte dell’Agenzia delle Entrate sono in pieno svolgimento le attività di presentazione della dichiarazione dei redditi. Al 31 maggio è terminato il turno dei contribuenti che hanno scelto la modalità di invio del modello 730 precompilato dalla stessa Agenzia, evitando così successivi controlli e acquisendo la priorità sul rimborso del credito d’imposta.
Per i contribuenti della compilazione “classica”, in autonomia o tramite l’assistenza di un commercialista o di un servizio di patronato, il termine di presentazione telematica corrisponde alla fine di giugno, al quale si includono gli invii di modelli rettificatori o integrativi. Questi ultimi contribuenti possono inoltre allegare le cosiddette spese da detrarre, in grado di produrre il parziale rimborso del credito d’imposta. Saranno dunque da allegare i giustificatici di spesa inerenti a: spese medico-sanitarie; costi dell’abbonamento al trasporto pubblico; costi scolastici e universitari; costi di iscrizione ad attività sportive; spese per funerali. Ebbene, la lista non finisce qua; si possono includere infatti anche i premi corrisposti per l’assicurazione. Vi è un IRPEF pari al 19% per le polizze che prevedono il rischio di morte (le assicurazioni TCM, “temporanee caso morte”), invalidità permanente dal 5% e la non autosufficienza. I contratti assicurativi coinvolti sono quelli stipulati o rinnovati prima del 31 dicembre 2000: contratti vita e infortuni; contratti stipulati o rinnovati dal 1° gennaio 2001; contratti contro il rischio di non autosufficienza. Per ciascuni di essi, le detrazioni arrivano a 530, 750 e 1.291,14 euro. Vale anche l’assicurazione casa se include il rischio di eventi calamitosi: la detrazione è del 19%.