I percettori di Reddito di Cittadinanza (RdC) non hanno diritto a questo contributo Inps, vediamo di che cosa si tratta
Le politiche di assistenza pubblica ai nuclei familiari in condizioni di difficoltà economica contemplano vari provvedimenti dall’Assegno sociale alla Carta acquisti. L’ultima misura recentemente presentata è la Carta risparmio spesa, come confermato dal decreto interministeriale 8 aprile 2023 del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste e del Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF).
Il documento pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 12 maggio 2023 chiarisce i criteri di selezione dei destinatari e le procedure di utilizzo del contributo economico per famiglie in situazione accertata di disagio economico. La carta entrerà in funzione fin dal 1° luglio 2023 e precedentemente partirà l’iter previsto per assegnare la prestazione ai destinatari prescelti. Ad attivarsi immediatamente l’Inps e di seguito i Comuni di residenza dei beneficiari.
Fruitori RdC, cosa dice l’Inps per il nuovo contributo
Come indica il decreto per ottenere la Carta risparmio spesa non occorre presentare domanda, sarà l’Inps, in accordo con i servizi sociali delle amministrazione comunali, a selezionare le famiglie che avranno diritto alla “Carta solidale per acquisti di beni di prima necessità“, secondo la definizione dell’Istituto di previdenza sociale. Proprio l’Inps nei giorni scorsi, mediante il messaggio 1958 del 26 maggio 2023, ha fornito le indicazioni operative per il sostegno ai nuclei familiari in stato di necessità.
La carta elettronica di pagamento, ricaricabile, prepagata e nominativa sarà messa a disposizione da Poste italiane ai beneficiari secondo le istruzioni loro fornite. L’ammontare della ricarica è di 382,50 euro spendibili nei supermercati aderenti all’iniziativa per acquisti di prodotti alimentari di prima necessità (dall’olio alla farina, dalla pasta alle verdure, dalla frutta agli alimenti di origine animale). Da ricordare che il primo acquisto va effettuato entro il 15 settembre pena l’esclusione dal beneficio.
Tuttavia le assegnazioni della Carta risparmio spesa potrebbero essere limitate in considerazione degli stretti vincoli per accedere alla misura. La prima osservazione è il limite del valore Isee familiare che non potrà essere superiore ai 15mila euro. A non poter usufruire della Carta poi sono tutte le famiglie che già beneficiano di altri sussidi di Stato.
Nel dettaglio il contributo non spetta a:
- famiglie che già beneficiano di Reddito di Cittadinanza, di inclusione o di qualsiasi altra forma di sostegno sociale contro la povertà;
- famiglie al cui interno ci sia almeno un componente che riceva Naspi, Dis. Coll., indennità di mobilità, fondi di solidarietà per l’integrazione del reddito, Cassa integrazione guadagni (CIG);
- nuclei familiari che percepiscano qualsiasi forma di integrazione del salario o di sostegno in caso di perdita involontaria del lavoro, erogata dalle casse statali.
Carta risparmio spesa, le priorità
Quindi i percettori del Reddito di Cittadinanza non hanno diritto al questo contributo, come per altro tutte le famiglie o i singoli che ricevono altre forme di aiuto statale, pur in presenza di valori bassi dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee). Ad avere priorità nell’assegnazione sono le famiglie composte da almeno 3 persone, con un bambino nato dopo il 31 dicembre 2009 con indicatore Isee più basso; poi quelle composte da almeno 3 persone con un nato dopo il 31 dicembre 2005, priorità sempre all’indicatore Isee più basso; famiglie composte da non meno di 3 elementi, con indicatore Isee più basso.