Parliamo oggi degli esami di stato e di chi decide di presentarsi da privatista? Quanto è alta la possibilità di essere bocciati? Scopriamolo
Come ogni anno che si rispetta, con lo scadere del mese di maggio e soprattutto con l’inizio dell’estate, torna a farsi sempre più presente un argomento scottante per qualsiasi adolescente: potranno cambiare, infatti, le generazioni, mutare le temperature o ancora le tecnologie a cui ci affidiamo, ma non è certo un mistero che l’esame di stato rappresenti un vero e proprio ostacolo, oltre che spesso incubo agli occhi di tutti i maturandi. Insomma, per tutti coloro che sono diventati maggiorenni, giugno assume improvvisamente connotazioni molto diverse dagli anni precedenti perché diventa il momento in cui mettersi realmente sotto con lo studio.
Certo, crescendo e diventando più grandi, quando ci si guarderà indietro si penserà quasi con affetto a tutta l’ansia che si è provata nel doversi immergere in questo esame che sembrava così insormontabile. Eppure un motivo che possa giustificare tutte le nostre agitazioni c’è ed è anche molto giustificato: l’esame di stato, infatti, rappresenta la prima, vera sfida verso l’età adulta e il mondo delle vere responsabilità davanti a cui veniamo messi e la paura oltre che la pressione sono senz’altro compresi da tutti. C’è però una categoria di studenti che forse più di tutti subisce l’ansia e la pressione di queste verifiche, temendo forse di avere una preparazione non adeguata: stiamo parlando dei cosiddetti privatisti.
Privatisti, possono essere bocciati all’esame di stato?
Non è certo un mistero o, a dir si voglia, un segreto che per moltissimi di noi l’esame di stato rappresenta quasi uno scoglio insormontabile. Sin da quando cominciamo il nostro ultimo triennio di scuola, infatti, sentiamo quasi quest’ombra aleggiare su di noi e sul nostro percorso fino a quando, improvvisamente e senza che abbiamo realmente avuto il tempo di realizzarlo, ci troviamo maggiorenni, maturandi e soprattutto con il nostro primo, vero esame da affrontare. Certo, un primo consiglio è senz’altro quello di provare a restare calmi, di avere fiducia nelle proprie capacità oltre che nello studio effettuato negli anni e negli ultimi, e soprattutto di non farsi prendere dall’ansia.
Quello che però, chiaramente, molti si chiedono è quanto sia elevata la possibilità di essere bocciati una volta ammessi agli esami e soprattutto quanto si possa incorrere in questo rischio in caso di privatisti. Con questo termine, nello specifico, facciamo riferimento proprio a coloro che frequentano una scuola privata o che, nonostante il proprio studio da privati, abbia deciso poi di sostenere gli esami presso una scuola pubblica.
Ebbene, in questo caso la risposta è semplice: si potrebbe dire che in un certo senso il rischio di bocciatura non è molto elevato, se non addirittura una rarità. Nonostante questo, anche per queste situazioni, non bisogna farsi prendere dall’eccessiva sicurezza perché, sebbene si tratti di singole casistiche, un esame fallimentare e non considerato adeguato può ugualmente portare a una bocciatura. Nel caso dei privatisti, però, l’iter è sempre un po’ diverso e solitamente, in questi casi, si procede con un confronto con i genitori.