Ecco a quanto ammonta la somma agguntiva della quattordicesima Inps, vediamo la prossima novità per alcuni pensionati
Con la rata del mese di luglio è in arrivo sul cedolino di molti titolari di trattamenti Inps la quattordicesima, una mensilità aggiuntiva che matura nell’arco dell’intero anno. Si parla in particolare per i pensionati a basso e medio reddito di un sostegno decisivo per affrontare spese e rincari che purtroppo pare non abbiano fine.
La quattordicesima spetta in particolare agli anziani titolari di pensioni di vecchiaia, trattamenti anticipati con reddito basso, di anzianità, del trattamento ai superstiti, di inabilità e degli assegni ordinari di invalidità. Per questi pensionati l’importo della mensilità aggiuntiva cambia in base agli anni di contributi pagati e al reddito dichiarato, e spetta a raggiungimento almeno di 64 anni di età. La prestazione, come accennato, ha lo scopo di fornire un contributo agli assegni meno consistenti.
Come accennato l’importo della misura è commisurato al reddito del titolare del trattamento e agli anni contributivi. Ma entriamo nel dettaglio per dare un quadro complessivo dell’incremento. Intanto va sottolineato che i titolari della prestazione sono suddivisi in 3 fasce secondo gli anni di contributi, di reddito dichiarato e del tipo di lavoro svolto (autonomo o dipendente) e l’importo varia per reddito e anni di contributi.
Per chi ha reddito fino a 10.992,93 euro annui lordi spettano:
Il limite del reddito è personale, non di coppia, e sotto i 10.992,93 euro la somma di quattordicesima è intera per tutte le 3 fasce di pensione. Oltre questo limite la quattordicesima non spetta più se:
Chi un reddito tra il minimo e il massimo ottiene una quattordicesima intermedia. Invece per chi dichiara un reddito fino a 14.657,24 euro la suddivisione per fasce prevede:
Il limite del reddito è personale, non di coppia, e sotto i 14.657,24 euro euro la somma di quattordicesima è intera per tutte le 3 fasce di pensione. Oltre questo limite la quattordicesima non spetta più se:
Chi un reddito tra il minimo e il massimo ottiene una quattordicesima intermedia. Come si vede un calcolo abbastanza vario ma che consente alle fasce di reddito più elevato, ma con molti anni di contributi di ottenere un buon incremento.
Come risulta evidente i titolari di trattamenti con importi mensili elevati non godono della prestazione. Tuttavia a non avere diritto alla misura non sono esclusivamente le pensioni con ratei mensili più elevati, ma anche altre categorie di titolari di prestazioni di carattere assistenziale. In specila modo, si parla di quanti ricevono assegni e pensioni sociali e dei titolari di misure assistenziali di invalidità. La legge in vigore non prevede per queste categorie la mensilità aggiuntiva.