Cosa succede ad andare a fare la spesa con il cellulare, ecco cosa consigliano di esperti per evitare imprevisti
Una classica situazione da spesa al supermercato: preventivare degli acquisti e invece tornare a casa con le buste piene e il portafogli vuoto. Insomma è molto comune preparare una lista dei beni da comprare e trovarsi poi alla cassa con il carrello stracolmo di articoli dei quali, almeno prima dell’ingresso del punto vendita, non si sentiva la necessità.
Sono delle situazioni che a volte lasciano un po’ perplessi e arrabbiati con sé stessi per la propria debolezza, con la consapevolezza di essere stati in qualche modo ingannati dalle offerte e dagli sconti incontrati, con la sensazione di fare buoni affari anche comprando prodotti non indispensabili e in quantità eccessiva. Ma perché succede questo?
Spesa con il cellulare, da evitare
In effetti non si sbaglia quando si pensa di essere vittime di qualche trucco. Esistono da ormai diversi decenni delle precise tecniche di marketing dello scaffale, shelf marketing, con le quali sono preparati e organizzati prodotti e percorsi all’interno del supermercato, con il fine evidente di allungare i tempi di permanenza nel negozio e così da favorire o indurre degli acquisti ulteriori rispetto a quelli previsti. E anche il cellulare ha la sua parte, ma andiamo con ordine.
I primi ad introdurre queste tecniche commerciali sono gli Stati Uniti negli anni ’60 e ’70, quando i ricercatori hanno studiato gli effetti della disposizione degli articoli sui loro livelli di vendita. Quindi ci sono delle precise strategie per indurre il consumatore a fare acquisti anche se non ne effettivo bisogno. Nulla di fraudolento, ma comunque molto efficace ai fini delle vendite.
La prima osservazione sulla disposizione degli spazi ancora prima della posizione degli articoli negli scaffali. Basta osservare come quasi sempre nei supermercati i prodotti che si incontrano per primi sono quelli del settore ortofrutticolo, per dare un’idea ai clienti di salubrità e disponendoli all’acquisto. Anche le offerte sono spesso posizionate vicino gli ingressi, per dare un’idea di convenienza del supermercato.
Seguono gli spazi per i prodotti per la colazione, il pranzo e la cena. Infine le bibite e l’acqua in bottiglia, verso l’uscita per evitare di portare con sé inutili pesi che potrebbero indurre a uscire prima dal negozio. Poi osserviamo la posizione dei prodotti: quelli di prima necessità (zuccherro, farina, sale) in punti non visibili così da doverli cercare a lungo. In genere i prodotti vicini sono quelli complementari, messi in scaffali vicini (marmellate e fette biscottate, per esempio).
Fare la spesa con attenzione
Altra osservazione da fare l’altezza dei prodotti negli scaffali. Quelli economici posizionati in basso e in punti scomodi, quelli di marca ad altezza occhi. D’altra parte spesso i grandi marchi pagano per la posizione favorevole negli scaffali dei supermercati. Infine vediamo i dolci, sono quasi sempre in punti più bassi, alla portata dei bambini e della loro golosità.
Secondo gli esperti delle associazioni dei consumatori per evitare acquisti inutili occorre essere concentrati. Mai andare al supermercato con l’appetito, o in compagnia, e non usare il cellulare perché distrae e induce a fare compere non necessarie. Tutti trucchi per limitare la permanenza all’interno del supermarket e fare solo gli acquisti presenti sulla lista, per una spesa più consapevole.