Continuano le erogazioni del bonus da 150 euro da parte dell’Inps, ecco a chi arriverà l’una tantum nel mese di giugno
Quella che sembrava una misura ormai nel dimenticatoio continua a far parlare di sé. Si tratta del bonus una tantum da 150 euro, annunciato con il decreto Aiuti ter ormai nell’autunno scorso. In effetti molte categorie di beneficiari, ricordiamo che erano necessari non oltre 20mila euro di reddito per ottenerlo, a differenza del precedente bonus che prevedeva redditi non superiori ai 35 mila euro, hanno ricevuto la prestazione nei mesi scorsi. Ma in contrasto con gli annunci dell’Inps, molti altri beneficiari in possesso dei requisti per l’erogazione non hanno ottenuto il sostegno.
I ritardi nelle lavorazioni sono evidenti e riguardano sia quanti attendevano la prestazione in automatico (percettori di Naspi, di disoccupazione agricola 2022, gli ex bonus Covid, e così via), sia quanti avevano presentato domanda come collaboratori coordinati e continuativi, ricercatori e dottorandi, lavoratori autonomi senza partita iva che hanno presentato richiesta entro aprile 2023. Per non parlare di molti che hanno presentato domanda di riesame e che sono ancora in attesa degli esiti.
Bonus 150 euro novità da Inps
La buona notizia di questa storia infinita è per i percettori di disoccupazione agricola competenza 2022 per i quali appare in programma il pagamento nei primi giorni del mese di giugno. Le informazioni sono presenti nei cassetti previdenziali Inps di alcuni percettori, alla voce relativa ai pagamenti in corso di lavorazione. Questa potrebbe un’anticapazione che riguarda tutti coloro che hanno diritto in automatico al bonus una tantum.
Naturalmente si attendono ulteriori conferme da parte dell’Istituto nazionale di previdenza sociale, ma forse si può sperare in una conclusione almeno per alcuni ancora in attesa. Ricordiamo che l’accredito avviene sul conto corrente del beneficiario automaticamente, per quanti non hanno dovuto presentare domanda. I dipendenti invece hanno ricevuto quanto spettante fin da novembre. Stessa cosa per i pensionati in possesso delle caratteristiche richieste dalla norma.
Il complesso dei cittadini coinvolti nella prestazione una tantum è stato comunque molto ampio, si parla di circa 22 milioni di persone a reddito medio e basso (non oltre i 20mila euro) per l’indennità prevista dal decreto Aiuti ter per aiutare le famiglie a sostenere il caro energia e il caro vita.
Bonus 150 le categorie interessate
Come accennato il limite reddituale del bonus introdotto con il decreto Aiuti ter (pubblicato in Gazzetta ufficiale il 23 settembre 2022) è abbassato a 20mila euro annui, interessando comunque un numero molto alto di cittadini a reddito medio e basso. In più il decereto interministeriale del 7 dicembre 2002 ha esteso la possibilità di accedere alla prestazioni ai lavoratori e professionisti non provvisti di partita iva, sia per quanto riguarda il bonus originario di 200 euro che il seguente di 150, se in possesso dei relativi requisiti.
La finestra per la presentazione delle domande si è conclusa il 30 aprile e questo potrebbe spiegare i ritardi nei pagamenti da parte dell’Inps, dovendo verificare un numero considerevole di nuove domande (si parla di una platea potenziale di circa 80mila autonomi e prfessionisti con i requisiti, di cui circa 30mila specializzandi in chirurgia e medicina, privi di partita iva). Insomma anora non sembra giunta al termine la stagione dei bonus una tantum in attesa che tutti gli aventi diritto abbiano quanto spetta loro.