Una panoramica sulle possibilità esistenti per i bonus relativi a lavori di ammodernamento e ristrutturazone degli immobili uso abitativo
Il settore edile resta per l’economia italiana uno dei più importanti con migliaia di imprese che impegnano un milione e 700mila addetti. Una cifra che dà la misura dell’importanza complessiva del comparto nel Paese sia in termini occupazionali sia per il giro d’affari che muove. Non casualmente le politiche statali di sostegno all’intero settore sono importanti e numerose.
Tra questi interventi sono da rilevare sicuramente i bonus e le agevolazioni di carattere fiscale che interessano i lavori di ristrutturazione di beni immobili a uso abitativo destinati a proprietari, locatari, imprese del settore. Grazie a queste misure pubbliche famiglie e piccoli proprietari possono progettare e svolgere interventi con sgravi fiscali e detrazioni che rendono i lavori sicuramente più vantaggiosi.
Bonus ristrutturazione casa, quale sfruttare
Il fine di questi bonus è proprio sostenere e incentivare lavori di ammodernamento e miglioramento del patrimonio immobiliare, in particolare a uso abitativo, dando un aiuto concreto alle stesse imprese edili coinvolte nei progetti. Esemplare a questo proposito il grande successo del cosiddetto Superbonus, pur con tutte le contraddizioni e polemiche che ha generato.
Infatti, l’accontamento dello sgravio al 110 per cento non ha significato la fine della stagione dei bonus edilizi in Italia, che anzi continuano a essere diversi e molto importanti. A cominciare proprio dal Superbonus stesso che fino alla fine dell’anno in corso sarà valido per villette unifamiliari (scadenza 30 settembre) e condomini (31 dicembre) pur con condizioni particolari.
A seguire per dare qualche informazione ricordiamo il bonus ristrutturazione vero e proprio con detrazione fiscale fino al 50 per cento realtivo a spese sostenute fino a 96mila euro, la scadenza per il quale è prevista al 31 dicembre 2024. Esiste poi l’Ecobonus per lavori che riguardano l’efficienza energetica, l’installazione di pannelli solari e la riqualificazione sismica di edifici già esistenti. le detrazioni sono del 110 per cento fino al 31 dicembre 2023, del 65 per cento fino al 2024 e del 50 per cento fino alla fine del 2025, conclusione prevista per questa agevolazione.
C’é poi il bonus mobili, valido per lacquisto di mobili e grandi elettrodomestici da abbinare a lavori di ristrutturazione edilizio dell’appartamento. La detrazione fiscale è pari al 50 per cento, con un tetto di spesa massima di 8mila euro, valido fino al 31 dicembre 2023. A seguire il Sismabonus per lavori di miglioramento delle capacità antisismiche degli stabili, con tetto massimo di spesa di 96mila euro e detrazione fiscale pari al 50 per cento, possibile fino al 31 dicembre 2024.
Altri bonus ristrutturazione casa
Si ha infine il bonus abbattimento barriere architettoniche con un’ampia detrazione fiscale al 75 per cento per lavori di rimozione delle barriere architettoniche dagli edifici residenziali, con un tetto massimo di spesa di 96mila euro fino al 31 dicembre 2025. Ad essere interessati da queste agevolazioni sono i proprietari, gli usufruttuari, i locatari, i condomini, gli imprenditori delle ditte coinvolte.
A richiedere i bonus possono essere tutte le persone fisiche che pagano imposte in Italia, anche se non residenti, che sostengono le spese e hanno un titolo valido per ottenere la detrazione fiscale. Ricordiamo che tutte le spese di ristrutturazione devono essere pagate mediante bonifico con una specifica causale che indichi proprio relativo a lavori edilizi che danno luogo alle detrazioni previste dalla norma.