Tutti coloro che hanno un bancomat devono prestare attenzione a non compiere queste azioni per non avere guai con la legge
La quasi totalità degli italiani possiede, ad oggi, una carta di credito o bancomat attraverso la quale può svolgere tantissime azioni che vanno dal pagamento delle utenze domestiche, al pagamento della spesa, alla possibilità di ricevere ed inviare bonifici bancari tra cui anche l’accredito dello stipendio dal momento che, dal 2017, è obbligatorio il suo versamento con metodi di pagamento tracciabili.
Per evitare l’evasione fiscale il governo Conte e quello Draghi poi avevano istituito un limite ai pagamenti in contanti che non superava le 2mila euro. Il governo Meloni ha modificato questa cifra innalzandola a 5mila euro: questo significa che per acquisti superiori a questa cifra dobbiamo pagare per forza con la carta di credito o bancomat.
Bancomat, attenzione a prelievo e versamento all’ATM: il motivo
Coloro che hanno un bancomat sanno benissimo che possono depositare sulla carta anche dei soldi in contanti e questa azione può essere fatta o direttamente allo sportello ATM o allo sportello bancario. Se ci rechiamo presso uno sportello bancario non dobbiamo fare altro che consegnare i soldi all’addetto e compilare un modulo con i dati e l’importo del versamento.
Alternativa al versamento in filiale è il versamento di contanti direttamente allo sportello ATM del bancomat. Le banconote dovranno essere inserite direttamente nell’ATM senza compilare alcun modulo, proprio come avviene per i prelievi. Questa azione permette di versare soldi in qualsiasi momento in maniera semplice e gratuita a meno che la banca non applichi delle commissioni specifiche.
Nel caso di versamenti in contanti allo sportello ATM del bancomat dobbiamo però prestare attenzione a delle piccole accortezza per evitare di avere problemi con il Fisco. Innanzitutto specifichiamo che generalmente è bene usare l’ATM se si versano piccole cifre mentre, per cifre più elevate è bene versarle direttamente allo sportello bancario.
Nonostante che per il 2023 ci sia la soglia di pagamenti in contanti che non deve superare i 5mila euro, non esiste alcuna regola, invece, che impone un limite ai versamenti allo sportello ATM. Quello però a cui dobbiamo prestare attenzione riguarda il fatto che l‘importo del versamento, nonostante non sia regolamentato per leggi, può far scattare controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.
Bancomat: quando scattano i controlli del Fisco
I controlli del Fisco scattano a partire da una segnalazione da parte della banca, segnalazione che avviene quando i movimenti sul conto sono superiori a 10mila euro in un mese. Tali versamenti possono essere anche sotto forma di versamento. Se si versano oltre 10.000 euro totali in contanti in un mese, potrebbe scattare un controllo dal momento che il Fisco potrebbe ritenere che questi soldi siano frutto di pagamenti illeciti.
La segnalazione da parte della banca non scatta solo quando vengono versate grandi cifre sul bancomat ma anche se sono versati importi minimi in un mese che, sommati, raggiungono la somma di 10 mila euro. E’ questo il caso di chi esegue 10 versamenti da 1.000 euro in un mese. I controlli scattano a certe condizioni anche se si ricevono bonifici sul nostro conto corrente o se si prelevano somme superiori a una certa cifra.