Nonostante il fatto che siamo oramai a fine mese sono tanti i nuclei familiari che ancora non hanno ricevuto la ricarica di maggio
Il 2023 si è aperto con la salita al governo di Giorgia Meloni e del centro – destra. La premier ed il suo partito Fratelli d’Italia hanno vinto le scorse elezioni governative di settembre 2022 e, in breve tempo, il nuovo governo si è insediato dovendo fronteggiare sin da subito varie emergenze quali, primo tra tutti, l’emergenza economica legata ad inflazione ed aumento delle materie prime.
Il primo documento di modifica governativa per il governo Meloni è stato quello di approvare la Legge di Bilancio 2023: l’approvazione è avvenuta sul filo del rasoio, da parte di Camera e Senato, lo scorso 30 dicembre 2022. I punti più importanti della Legge di Bilancio hanno riguardato le pensioni e l’introduzione o rimodulazione di varie misure, tra cui, il Reddito di Cittadinanza.
Il centro – destra non ha mai visto di buon occhio la misura inserita dal governo Conte, misura di sostegno al reddito e di introduzione al mondo del lavoro. Una delle prime cose che il governo Meloni ha quindi fatto è stato rimodulare la misura per il 2023, apportando alcune significative variazioni. Innanzitutto la platea di beneficiari è stata divisa in non occupabili ed occupabili e, per questi ultimi, il RdC è erogato per soli 7 mesi senza possibilità di rinnovo.
Le novità riguardo il Reddito di Cittadinanza non sono però finite qui dal momento che lo scorso 1° maggio, attraverso il Dl Lavoro, è stata decretata ufficialmente la fine della misura entro il 1° gennaio 2024. Al suo posto il governo ha deciso di inserire l’Assegno di Inclusione. Nonostante quindi il RdC sta definitivamente per andare in pensione non mancano ancora le polemiche a lui legate.
Per quanto riguarda il corrente mese di maggio tantissimi nuclei familiari ancora non hanno ricevuto l’accredito della mensilità. Tra coloro che non hanno avuto la ricarica ci sono anche molte persone che vivono in Emilia Romagna e che sono stati vittime della tremenda alluvione di metà mese e per la quale è stato proclamato dal Governo lo stato di emergenza.
Nonostante il fatto che qualche giorno fa il governo Meloni ha emesso il Decreto Aiuti proprio per aiutare la popolazione dell’Emilia Romagna, si contano molte famiglie che non hanno ricevuto l’importante aiuto economico per il mese di maggio. A segnalarlo sono proprio alcuni dei beneficiari che, quando hanno chiesto spiegazioni in merito agli uffici postali dei loro paesi gli è stato risposto che il tutto dipende dalle Poste Centrali di Roma.
In questo scenario abbastanza contorto l’INPS ha predisposto i pagamenti ma, se i soldi non arrivano sulle carte dei beneficiari la responsabilità ricade su Poste Italiane e, nel dettaglio, ricade alla sede Centrale di Poste Italiane di Roma. Ad allungare ancora di più questa situazione è stato il fine settimana, giorni in cui Poste Italiane non lavora. E alla luce di tutto ciò che i percettori del Reddito di Cittadinanza dell’Emilia Romagna sono rimasti anche senza ricarica.