Per il mese di giugno alcune pensioni subiranno un taglio da parte dell’INPS: ecco quali e i motivi di questi tagli sull’assegno
Oltre 18 milioni: è questo il numero di pensionati presenti in Italia da inizio 2023. Il numero, ovviamente, è destinato a salire ulteriormente dal momento che anche per l’anno in corso sono tanti i lavoratori che lasceranno il mondo del lavoro per godersi la tanto attesa e sognata pensione.
Dopo anni di duro lavoro, infatti, l’entrata nel mondo pensionistico rappresenta un vero e proprio traguardo che spesso viene salutato con una festa con amici e colleghi di lavoro. Dal momento del pensionamento in poi l’ex lavoratore potrà recarsi ogni mese presso gli uffici postali per ritirare la pensione o farsela accreditare direttamente su conto corrente bancario o postale.
Pensioni giugno, in arrivo tagli dell’INPS: i motivi
Con la fine del mese di maggio si avvicina il giorno dei nuovi accrediti o ritiri pensionistici che avvengono ad inizio mese. INPS e Poste Italiane hanno preferito mantenere il calendario di ritiro agli sportelli proprio come avveniva durante la pandemia da Covid -19 e, per questo motivo, che il ritiro della pensione è dettato da giorni ben precisi associati all’inziale alfabetica del proprio cognome.
I pensionati, in questi giorni, possono prendere già visione, sul proprio Fascicolo Previdenziale, del cedolino relativo l’accredito del mese di giugno. Per controllare il cedolino della pensione basta accedere con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS direttamente sul sito web dell’INPS e cercare il proprio Fascicolo Previdenziale. Nel cedolino sono presenti tutti i dettagli dell’importo dell’assegno del mese.
Consultare il cedolino può essere davvero molto importante dal momento che l’assegno pensionistico non è sempre lo stesso in termini economici ma può variare di mese in mese a seconda di accrediti o trattenute. Per quanto riguarda il mese di giugno molti pensionati potranno vedere l’importo più basso a causa di tagli decisi dell’INPS.
Tali tagli riguardano solo i pensionati che non hanno trasmesso il modello Red 2020 relativo ai redditi del 2019. A rendere noti i tagli relativi al mancato invio del modello Red è stato lo stesso INPS con il messaggio numero 1661 del 9 maggio 2023. Ma le decurtazioni sulle pensioni da parte dell’INPS a giugno non finiscono qui.
Un altro taglio riguarda le quote aggiuntive della tredicesima del 2019: in questo caso è un indebito per il quale l’INPS farà un recupero in dodici rate, partendo appunto dal cedolino di pensione di giugno 2023. La quota aggiuntiva, il cui importo è pari a 154,94 euro, sarà erogata con la tredicesima mensilità e può variare a seconda che il pensionato abbia dei redditi personali fino a una volta e mezzo il trattamento minimo.
Pensioni, il calendario del ritiro di giugno
Per quanto riguarda il mese di giugno, Poste erogherà le pensione a partire dal 1° giugno sia per chi si fa accreditare la pensione su conto corrente bancario o bancoposta ma anche per chi ritira i soldi in ufficio postale. Per quanto riguarda il ritiro in ufficio postale il calendario da seguire è il seguente:
giovedì 1 giugno: ritiro per i cognomi A-C;
sabato 3 giugno: ritiro per i cognomi D-K;
lunedì 5 giugno: ritiro per i cognomi L-P;
martedì 6 giugno: ritiro per i cognomi Q-Z.