Che cosa succede all’assegno unico e universale relativo al mese di maggio, i pagamenti sono stati rimandati
L’Assegno unico e universale è la misura che riunisce quasi tutte le precedenti prestazioni a favore della famiglia e della prole, in vigore fino al marzo dello scorso anno. Infatti dopo una prima fase di sperimentazione si può affermare che sia definitivamente entrato a regime. Quindi addio al bonus natalità o alle detrazioni per i figli a carico.
Tutte le misure sono state riorganizzate nella nuova prestazione, con l’eccezione del bonus asilo nido. Quindi l’entità delle varie erogazioni può essere notevole per le famiglie numerose e questo dà un’idea dell’attesa vissuta da famiglie e beneficiari. In questo periodo purtroppo si registrano dei ritardi nelle lavorazioni che verranno certamente superati, ma che comunque creano disappunto nei beneficiari coinvolti e costretti ad aspettare.
Nei giorni scorsi le segnalazioni di ritardi nelle erogazioni sono state diverse da parte di beneficiari e nuclei familiari. Diversi accrediti sono slittati agli ultimissimi giorni del mese di maggio o addirittura al primo giugno. Queste novità emergono dalla lettura di diversi fascicoli personali dove sono riportate tutte le informazioni riguardanti data, importo degli accrediti, modalità di pagamento, ente erogatore, data della valuta e note descrittive della pratica in lavorazione.
Quindi tutta una serie di elementi utili per avere il quadro dettagliato della situazione e dello stato dei pagamenti. Purtroppo le segnalazioni di ritardi non mancano. In particolare i versamenti relativi ad arretrati su iban potrebbero subire degli spostamenti alla prima settimana del mese di giugno. Da sottolineare che a ricevere i pagamenti con diversi giorni di ritardo saranno le famiglie con importi a titolo di conguaglio.
L’Inps stesso ha dato la notizia mediante comunicato, ufficializzando l’arrivo di importi a credito per diverse famiglie, importi dovuti sosprattutto a ricalcoli dell’Isee, al riconoscimento del cosiddetto premio alla nascita per il settimo e ottavo mese di gravidanza, alla presenza di persone con disabilità a cui spettano somme maggiori con decorrenza fina dal mese di marzo dello scorso anno.
Nello specifico della cominazione Inps va evidenziato che vi saranno anche dei tagli agli assegni per alcune famiglie. Riduzioni causate da importi precedentemente versati, ma in realtà non spettanti, che saranno rateizzate in più quote mensili a partire proprio da quella di maggio. Le famiglie coinvolte nelle riduzioni sono circa 370mila, con una somma complessiva di recuperi che superano i 15 milioni di euro.
Dunque per diversi nuclei familiari di beneficiari ci saranno da attendere diversi giorni, ma con ogni probabilità l’importo della prestazione risulterà più consistente. Questa situazione coinvolge solo le famiglie con accredito mediante iban, mentre per quanti beneficiano del Reddito di cittadinanza le procedure e i pagamenti avvengono come integrazioni sulla carta relativa al beneficio e arrivano automaticamente.
Esiste una differenza dunque tra i diversi percettori della misura pro figli con erogazione della prestazione su domanda e accredito mediante iban, per la stragrande maggioranza dei beneficiari. Mentre per i percettori di Reddito di cittadinanza l’assegno unico arriva automaticamente sulla carta senza necessità di specifica richiesta, ma come intergrazione eventuale alla quota familiare del beneficio contro la povertà.