Ecco un’anticipazione delle date del pagamento dell’Assegno unico e universale del mese di giugno, cosa aspettarsi
Non si placano le polemiche per i ritardi dei pagamenti nel mese di maggio che già si comincia a parlare dei versamenti relativi a giugno dell’Assegno unico e universale. Dall’altra parte le erogazione della prestazione per la prole interessa un numero elevato di famiglie figli. Si calcola che le famiglie coinvolte siano circa 530mila, mentre per i i figli il numero supera abbondantemente gli 8 milioni.
La misura è un beneficio economico per ogni figlio a carico fino al ventunesimo anno di età a partire dal settimo mese di gravidanza. Le domande come noto si presentano all’Inps corredate della documentazione Isee. Perchè proprio in base ai valori dell’Indicatore della situazione economica equivalente (Isee), al numero e all’età dei figli, alla presenza di elementi disabili che beneficiano della prestazione e della condizione lavorativa di entrambi i genitori la cifra erogata varia, favorendo i valori più bassi.
Nel mese di maggio sono stati registrati diversi ritardi nelle procedure di erogazione della prestazione. L’Inps ha indivuato le cause nelle lavorazioni più lunghe determinate dai riconteggi agli Isee con conguagli e recuperi. La situazione ha provocato molti malumori tra i gli aventi diritto e i ritardi sono anche di diversi giorni dalle scadenze previste. Ma per rimanere alle previsioni, si possono registrare quelle che sono le indicazioni proprio dell’Istituto nazionale per la previdenza sociale (Inps).
Secondo quanto affermato con la circolare 41 del 2023, a partire dal 10 e fino al 20 del mese l’Inps si occuperà dei pagamenti relativi ad assegni che non hanno subito variazioni rispetto alle mensilità precedenti. Invece nel periodo dal 20 al 30 del mese, provvederà all’erogazione delle nuove prestazioni, cioè quelle arrivate durante il mese di maggio, e di quante hanno subito variazioni dai mesi precedenti. In particolare, il riferimento è alle modifiche della composizione del nucleo familiare, delle sue condizioni, dell’età dei beneficiari del valore Isee annuale.
Il nuovo programma di pagamenti è simile a quello del mese di maggio e purtoppo i risultati non sono apparsi dei migliori. Probabilmente la nuova struttura e calendarizzazione delle levorazioni prevede un necessario rodaggio. Per tutti questi pagamenti si parla dei richiedenti con Iban e non dei percettori di Redditi di Cittadinanza (RdC), per i quali le scadenze sono diverse e comunque automatiche al termine della ricarica mensile.
Potrebbe dunque verificarsi che alcune famiglie, in attesa del pagamento di arretrati di varia natura, come annunciato con le comunicazioni Inps, si ritrovino nel mese di giugno con ben 2 accrediti, tra l’inizio e la fine del mese. Tra l’altro alcune variazioni sono previste per le famiglie monogenitoriali. Infatti con il decreto Lavoro da giugno la maggiorazione per ambedue i genitori lavoratori è estesa anche ai nuclei con genitore deceduto nei 5 anni successivi la presentazione della domanda.
Si delinea così il quadro generale per il mese di giugno, con le date indicate per la riorganizzazione delle lavorazioni proprio dall’Inps. Ricordiamo che per verificare le scadenze è possibile controllare la propria posizione, accedendo alle pagine del servizio Inps mediante autentificazione con credenziali Spid, Cie e Cns. In tal modo sono controllabili date di accredito, ente erogatore e importo preciso sulla base delle informazioni possedute dall’Istituto.