Lo sapevi che è possibile smettere di pagare il proprio mutuo? Ecco cosa dice la legge e cosa è possibile fare
Ebbene sì, a discapito di quello che spesso molti credono, in realtà è possibile cessare di pagare le proprie rate inerenti a un mutuo effettuato e richiesto tempo prima. Le motivazioni, dietro a questa richiesta, possono essere molteplici come ad esempio una difficile e momentanea situazioni economica e familiare, o ancora un licenziamento improvviso che chiaramente va a modificare tutta la nostra percezione e gestione dell’economia.
Proprio per tutti questi motivi, la legge stabilisce che è possibile interrompere il pagamento di queste specifiche rate: continuate a leggere insieme a noi per scoprire come bisogna fare per interrompere il pagamento del proprio mutuo.
Senza dubbio quando ci troviamo davanti alla possibilità di fare quel tanto agognato passo di qualità e soprattutto di acquistare la nostra prima, vera casa di proprietà, il mutuo è uno degli aiuti più gettonati e senz’altro diffusi a cui è possibile accedere. Molto spesso, però, e proprio per renderlo più accessibili a tutti, i piani per estinguere questi “debiti” sono anche decennali se non addirittura molto più estesi: ed è proprio per questo che oggi siamo qui per scoprire in che modo, secondo la legge, poter fare se ci si ritrova nella situazione di dover interrompere il pagamento delle rate precedentemente pattuite.
D”altronde, come ben sappiamo e soprattutto quando ci troviamo a un’ampia parentesi temporale, è certamente lecito che le nostre condizioni economiche e non solo vadano incontro a una variazione non indifferente. Proprio per questo motivo, è bene sapere che secondo quanto stabilito dalla legge e per far fronte a degli eventi improvvisi e di difficile gestione, è possibile richiedere la sospensione del proprio mutuo fino a un massimo di diciotto rate sulla propria casa principale.
Per poterlo fare, e dunque sospendere per un certo periodo il pagamento delle rate del mutuo, non si deve fare altro che allegare un apposito modulo sul sito Consap e allegare la propria carta d’identità insieme alle attestazioni ISEE. E’ necessario inoltre provare la motivazione dietro la richiesta in questione e tra quelle accettate troviamo il licenziamo, la morte di un intestatario, la perdita di autosufficienza, l’invalidità almeno dell’ottanta per cento e la sospensione o riduzione dell’orario lavorativo.