Spesso le cadute per strada non sono accidentali, e quindi dettate dalla distrazione, ma sono causate dalla strada stessa…
A chi non è mai capitato almeno una volta nella vita di cadere per strada mentre si era da soli, inciampando, o con gli amici che hanno deciso di tirarci un simpatico tiro mancino facendoci perdere l’equilibrio? Le cadute in strada, infatti, sono più frequenti di quanto si possa immaginare e, in alcuni casi, potremo farci anche molto male.
Se da una parte alcune delle cadute che possiamo prendere per strada possono essere frutto della nostra sbadataggine, spesso capita invece che la caduta è causata da un vero e proprio intralcio o pericolo ed è proprio in questi casi che, a seguito della caduta, si potrà ricevere un vero e proprio rimborso. Vediamo allora in quali casi è possibile chiedere un rimborso a seguito di una caduta e chi ci rimborserà.
Per poter ottenere un rimborso a seguito di una caduta in strada bisogna innanzitutto accertarsi della condizione della strada o del marciapiede pubblico in cui è siamo caduti. Nel caso in cui questi dovrebbero essere danneggiati allora possiamo richiedere un rimborso che ci sarà concesso soprattutto se, a seguito della caduta, ci siamo infortunati. Vediamo ora nel dettaglio quando e come si può chiedere un rimborso a seguito di una caduta accidentale in strada.
Come detto, nel caso in cui cadiamo su una strada o su un marciapiede definito pubblico, allora possiamo chiedere un rimborso all’amministrazione a cui fa capo il tratto di strada. Nel caso in cui la strada o il marciapiede siano comunali il rimborso può essere fatto al relativo comune o alla provincia o alla regione. Spetta infatti al titolare della strada in quanto amministratore, di procedere all‘apposita manutenzione e al corretto funzionamento delle strade.
Molte delle cadute che avvengono in strada, infatti, sono provocate proprio dalla scarsa manutenzione delle suddette strade o marciapiedi. Pensiamo ad esempio a strade con asfalto sconnesso o con buche ma anche a marciapiedi sconnessi a causa, casomai, delle radici di un albero o, ancora rotti da incidenti stradali e mai più sistemati dall’amministrazione.
Inciampare in un marciapiede sconnesso o in una buca stradale potrebbe avere anche delle gravi conseguenze sul nostro fisco come arti rotti, tagli o contusioni. Proprio per i motivi sopra elencati che la legge ha stabilito che sono le amministrazioni a dover pagare una persona che si infortuna in una strada di loro competenza, soprattutto se la causa è proprio dovuta a una scarsa manutenzione della via in questione.
Come si fa dunque un ricorso alle amministrazioni a seguito di una caduta su strada? Innanzitutto, come ribadito più volte, bisogna che la persona caduta abbia subito un danno fisico. Poi ci deve essere un comportamento scorretto o illegittimo da parte di qualcuno, in questo caso l’amministratore pubblico della strada e deve esistere un nesso causale tra il comportamento scorretto e il danno subito. Infine, ma non per ultimo, si deve riuscire a provare questo nesso causale.