Quali sono gli adempimenti fiscali per il prossimo mese di giugno, ecco una serie di scadenze da non dimenticare
Si avvicinano nel mese di giugno delle scadenze fiscali molto sentite per i contribuenti, che arriscono il fitto calendario annuale. Gli impegni saranno notevoli e in qualche caso anche abbastanza onerosi e di certo saranno coinvolti milioni di contribuenti in tutta la penisola.
Tra l’altro si può ricordare che nel mese di maggio era già partita la stagione delle dichiarazioni dei redditi che aveva avuto inizio proprio con la disponibilità del modello 730 sul sito dell’Agenzia delle Entrate. Successivamente poco prima della metà del mese è stato possibile iniziare a inviare proprio le precompilate senza variazioni e i 730 con le modifiche apportate dai cittadini o dagli operatori e professionisti per conto dei contribuenti.
Il primo appuntamento da fissare assolutamente è la liquidazione dell’Iva (Imposta sul valore aggiunto) che riguarda professionisti, lavoratori autonomi, imprese e così via. In questo caso si parla di liquidazione riferita la mese di maggio e i versamenti scadono il 16 giugno. Ma la alla stessa data c’è un’altro appuntamento molto sentito dagli italiani. Si parla dell’Imu (Imposta municipale propria).
Come noto non si paga sulla proprietà di immobili a uso abitativo usate come prime abitazioni, con esclusione di quelle rientranti nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9 (case di lusso e di pregio) che invece pagano, mentre è dovuta per il possesso di aree fabbricabili, terreni agricoli e fabbricati in genere. Il tributo quindi riguarda il proprietario del bene immobile o il titolare di qualsiasi altro diritto reale sul bene (usufrutto, uso, enfituesi, abitazione, superficie), il consessionario per le aree demaniali in concessione e il locatario per il leasing.
L’Imu può essere versata in 2 rate (acconto e saldo) o in un’unica soluzione mediante il modello F24. Gli enti non commerciali poi devono pagare la terza rata dell’Imu in conguaglio per il 2022 e l’acconto per l’anno in corso (2023). Le aliquote sono di competenza comunale sulla base delle norme nazionali di riferimento, quindi per conoscere l’ammontare preciso occorre fare riferimento alle norme locali.
Oltre a pagamento dell’Iva e Imu ci sono altre importanti scadenze di carattere previdenziale e fiscali. Ricordiamo tra queste i versamenti proprio il 16 giugno, dei contributi trimestrali dei dipendenti a tempo determinato da parte delle aziende agricole, relativi al quarto trimestre 2022. Inoltre i datori di lavoro devono versare i contributi Inps relativi al mese precedente, mentre i sostituti d’imposta pagano l’imposta sositutiva dell’Irpef e delle addizionali comunali e regionali sulle somme erogate ai dipendenti.
Anche i professionisti e autonomi senza cassa devono versare i contributi entro il 30 giugno, saldo relativo all’anno scorso e prima rata dell’acconto 2023. Ma non solo, chi non possiede un televisore deve presentare entro il 30 giugno la dichiarazione sostituiva di non possesso dell’apparecchio televisivo per evitare il canone Rai dovuto nel secondo trimestre dell’anno in corso.
Infine il 30 giugno scadono di seguito: la domanda per l’adesione alla definizione agevolata per l’estinzione dei debiti nei confronti degli agenti di riscossione compresa l’Agenzia delle Entrate Riscossione (rottamazione quater), quella per la definizione agevolata delle liti pendenti e il pagamento della seconda rata per il ravvedimento speciale.