Bolletta non recepita e non pagata, cosa succede?

Ecco cosa succede se si pospone il pagamento della fattura relativa all’utenza domestica oltre il termine di scadenza. Se non è pervenuta, bisogna attivarsi

bolletta inevasa
Bollette domestiche (Foto Adobe – pensioniora.it)

Tra i tanti aspetti senza precedenti che sono stati introdotti oramai più di un anno fa, è stato quello di assistere allo sviluppo di una guerra, come quella che si combatte in Ucraina, sotto il profilo delle forze energetiche da disporre e da spostare a seconda degli aggiornamenti relativi agli eventi bellici. L’ennesima e pericolosa partita a scacchi della storia che ha ripiombato l’Europa sotto le più nefaste possibilità di trasformazione del conflitto.

Da questi eventi, o meglio al loro termine, è auspicabile che si impari la dura lezione della storia, riorganizzando le potenzialità, in questo caso del vecchio continente, non soltanto in termini di pace, ma anche di risorse, di materie prime nella massima chiave di sostenibiità. E quest’ultima è una parola troppo spesso abusata, specialmente se viene sbandierata per affrontare gli interessi (dell’una o dell’altra parte) derivanti da un conflitto.

Bolletta non recepita e non pagata, a cosa vanno incontro gli utenti

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Bollette domestiche (Foto Adobe – pensioniora.it)

Dopo circa ottant’anni, la frontiera organizzativa, logistica e tecnologica dei conflitti risulta senza precedenti, rafforzata dalle varie nuove alleanze tra Paesi che ovviamente hanno raggiunto un livello di sviluppo industriale particolarmente avanzato. Ma in ciò le conseguenze recapitate dallo spostamento delle posizioni macrotematiche di diplomazia (o meno) fra Stati, vedono come destinatari i cittadini dei Paesi più vicini o coinvolti nelle aree circostanti al conflitto. Gli effetti non possono che essere tangibili.

Soprattutto se le manifestazioni di questi effetti si impregnano nelle mura domestiche delle fasce della popolazione più svantaggiata. Di tale proiezione era ben conscio il governo Meloni che nel corso della sua fase di introduzione alla Camera aveva promesso poderosi finanziamenti per affrontare gli importi in esorbitante rialzo delle bollette energetiche. La stessa manovra di governo aveva anticipato la legge di bilancio con l’impegno di due terzi delle risorse finanziarie dello Stato per affrontare la cosiddetta emergenza bollette.

Se i cambiamenti climatici sono oggettivamente serviti a qualcosa, il rischio di un inevitabile consumo oltremisura del gas, legato alla stagione invernale in arrivo nel 2022, è stato sventato. Le temperature hanno superato il livello medio della stagione, consentendo di risparmiare gas metano all’interno dei depositi nazionali di riferimento per il fabbisogno della popolazione. In tal senso, sono stati aiutati anche quegli italiani che si sono dati da fare per attribuirsi un’alternativa in casa in fatto di nuove forme di riscaldamento, oltre quelle classiche. Dal mese di gennaio 2023, il livello delle tariffe fissate sul gas dai mercati è nettamente migliorato, tanto che si stanno concretizzando anche giuste richieste di rimborso e conguaglio verso quelle realtà fornitrici che hanno speculato sull’onda della crisi. Non pochi cittadini hanno avuto difficoltà se non impedimenti a pagare le fatture, giungendo altresì al drammatico distacco dell’utenza. Attenzione, chi non ha ricevuto, per qualsiasi motivo la bolletta, non è indenne da conseguenze. È opportuno che contatti il gestore per richiedere la comunicazione dei consumi prima che egli stesso risulta (oltre al danno, la beffa) moroso. Dopo la tolleranza di 7-15 giorni successivi al termine di scadenza, per quanto riguarda la luce, si assiste ad un depotenziamento che porta l’erogazione soltanto al 15%. Dopo i 15 giorni, la fornitura viene definitivamente sospesa. Ogni ritardato pagamento comporta l’integrazione all’importo di una mora pari al 3,5% per ogni giorni successivo alla scadenza.

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