Stanno arrivando delle buone notizie per molti beneficiari dell’Assegno unico e universale, ecco degli arretrati inattesi
In queste ore è stato confermato proprio dall’Inps l’avvio dei pagamenti dell’Assegno unico e universale, l’importante prestazione a favore delle famiglie con prole attesa da milioni di beneficiari. Si calcola che attualmente le famiglie coinvolte dal beneficio siano circa 5 milioni e 300mila per un numero complessivo di figli superiore a 8 milioni e 400mila. Questi numeri danno un’idea della mole della misura e dell’attesa che genera nel paese.
L’Assegno unico (ppoiché riunisce quasi tutti gli altri bonus a favore della prole) e universale (destinato a tutti a prescindere dal reddito, anche se sono favoriti nuclei familiari dall’Isee più basso) viene erogato dall’Inps sui bonifici presentati congiuntamente alla domanda, con l’eccezione dei fruitori del Reddito di Cittadinanza ai quali viene accreditato automaticamente su carta come integrazione a quanto già ricevuto.
Come accennato le fasi del pagamento sono iniziate da poche ore con i primi accrediti, ma la notizia che renderà certamente soddisfatte molte famiglie è il concomitante accredito di una serie di arretrati che coprono una vasta casistica. La comunicazione sta arrivando ai nuclei familiari coinvolti mediante sms ed e-mail proprio dall’Istituto, con la precisazione di contattare il numero verde o direttamente le sedi territorial di pertinenza per ogni eventual erichiesta di chiarimento.
Infatti con la mensilità del mese di maggio l’Inps accredita anche diverse maggiorazioni e nuove rivalutazioni per una serie di specifici casi, sotto forma di arretrati. Si tratta delle più frequenti variazioni Isee, del versamento per gli assegni relativi al settimo e all’ottavo mese di gravidanza in relazione alla dichiarazione Isee presentata entro i primi 120 giorni dalla nascita del figlio, delle maggiorazioni spettanti per le mensilità di gennaio e febbraio dopo la perequazione annuale dovute all’adeguamento al costo della vita.
Oltre a queste variazioni positive si possono ricordare i conguagli effettuati dopo le variazioni apportate dai Centri di assistenza fiscale (Caf) ai dati Isee già inviati, poi il ricalcolo per le quote di incremento spettanti a soggetti disabili, gli incrementi dovuti per le maggiorazioni introdotte a favore di famiglie numerose e dal secondo figlio in poi. La notizia con il dettaglio di tutte le possibili casistiche ralative alla rivalutazione e invio di arretrati spettanti è consultabile nel messaggio numero 1947 del 26 maggio 2023.
Oltre agli arretrati sono previsti anche dei recuperi per cifre erogate non spettanti, ma la casistica è assia più bassa: si tratta del recupero della maggiorazione per genitori entrambi lavoratori non dovuta nel caso di famiglie monogenitoriali. Altri recuperi si potrebbero avere nel caso di cifre liquidate sulla base di valori Isee, poi valutati incongrui dalla sede dell’Istituto di pertinenza. I casi sono in numero minore, ma anche in questa situazione si deve contattare l’Inps per ottenere tutti i chiarimenti del caso.
I pagamenti continueranno nei prossimi giorni in attesa di concludere tutte le lavorazioni sospese nel più breve tempo possibile. L’assegno unico come detto copre tutte le prestazioni a favore della famiglia, ad esclusione del bonus asilo nido. Quindi occorre non fare confusione tra i due provvedimenti, gli accrediti sono diversi con pratiche e tempistiche diverse.