Il mese corrente si avvia verso una fine amara per numerosi percettori che beneficiano del sostegno alle famiglie. Ecco le ragioni di cosa sta avvenendo
Se è vero che tante novità non sono più novità, in quanto spesso risalenti all’inizio di quest’anno, è altrettanto vero che le false partenze e gli annunci sconfessati dalla realtà ne rinnovano la loro attesa. È il caso di ciò che sta accadendo trasversalmente all’INPS, alle prese con un mese, quello di maggio che inaugura la nuova annualità previdenziale; dall’altro lato, sono coinvolti non pochi percettori.
Il passaggio tra aprile e maggio ha segnato l’inizio della prassi a carico dell’Istituto. Si tratta della cancellazione delle situazioni debitorie che il primo paga nei confronti di alcuni utenti che ricevono talune misure. Fondamentalmente, gli strumenti coinvolti da questo processo sono tutti: dalle pensioni alle misure di sostegno, ordinarie e straordinarie. Il tutto avviene a pochi giorni dalla tornata pensionistica di giugno.
Sorpresa assegno unico INPS: cosa può succedere entro la fine del mese
Il pagamento di somme dovute agli utenti riguarda quelle cifre prodotte dalle verifiche INPS dei mesi precedenti. Come è avvenuto? L’iter di accertamento prevede che per il tempo necessario vengano sospese le erogazioni nei confronti del nominativo sotto verifica. L’accertamento può durare per settimane se non per mesi, con inevitabili ripercussioni sulle tasche dei cittadini in attesa.
Una volta chiusi i controlli e comunicato l’esito positivo, gli importi verranno sbloccati in forma di arretrati e conguagli positivi. Credito delle casse INPS, permettendo. I controlli a campione non lasciano indenne la singolare regolarità dell’Assegno Unico per le famiglie. D’altronde, tale sussidio “soffre” di una calendarizzazione non ben delineata, pertanto occorre rifarsi alla consuetudine degli accrediti ricevuti.
A tal proposito, l’odierno problema di accrediti non avvenuti si carica sulle spalle di quei percettori che non hanno ricevuto i loro ratei nella finestra di pagamento tra il 18 e il 19 maggio. La causa è rappresentata dalle verifiche in atto, le quali potrebbero mettere a rischio i turni di pagamento della fine del mese. Un barlume di speranza arriva che molte erogazioni non sono state annunciate nel cassetto telematico del Fascicolo Previdenziale; dunque, non si escludono pagamenti a sorpresa.