Rc auto: questa distrazione costa una multa terribile

Non basta pagare annualmente la polizza assicurativa per evitare, oltre al danno, la beffa sulla responsabilità nella truffa subita. Di cosa si sta parlando

Rc Auto (Foto Adobe – pensioniora.it)

Forse qualche automobilista ha già iniziato a circolare fuori città, nei weekend, in direzione del mare o della campagna, magari per godersi un annuncio di relax presso una struttura agrituristica. E con le premesse di brevi viaggi in auto, prima della canonica pausa lavorativa, si apre quella che sarà la torrida stagione delle lunghe file presso i tornelli autostradali; degli esodi agostani e dei contro-esodi.

Senza dimenticare che come ogni anno, sarà l’apice dei conti salati che ipotecano definitivamente la fine delle vacanze. Ma si sa sin da quando si perde l’entusiasmo romantico del neopatentato, che un’auto di proprietà costituisce ben presto un vaso di Pandora: quello delle spese. E come attuale spesa, anche quelle dell’auto risente dell’aumento del costo della vita e dell’inflazione.

Rc auto: attenzione a questa pericolosa leggerezza

Rc Auto (Foto Adobe – pensioniora.it)

Non c’è dubbio che l’automobile, una volta acquistata, assume una delle voci più consistenti all’interno di un bilancio familiare. È la sommatoria, se non il crogiolo di spese continue, tanto di natura ordinaria quanto di esborsi straordinaria. Si inizia dalla quasi quotidiana spesa sul carburante e si passa per la fitta rete di interventi di manutenzione; sia una manutenzione ordinaria, magari prima di partire (appunto) o per oneri di legge, come quelli sul tagliando di controllo.

Ancora più impattante risulta invece la manutenzione straordinaria, causa guasto improvviso. Per non parlare quanto possa economicamente pesare la sostituzione di un mezzo proprio, specie se necessario ai fini professionali o di altra incombente natura. Ultimi, ma non ultimi per importanza, i pagamenti obbligatori per legge, come l’annuale bollo auto e la polizza assicurativa.

Il primo è obbligatorio, anche se l’auto non circolasse e resti in garage per un tempo indefinito; d’altronde, si tratta di una tassa esclusivamente sul possesso del mezzo. La seconda, invece, garantisce un’ampia copertura dei costi di riparazione o sostituzione in caso di incidente, oppure per furto o incendio. Come per imprinting gli automobilisti sono sempre alla ricerca di assicurazioni che proteggano le loro auto con spese convenienti senza rinunciare a troppe tutele. Talvolta, questa ricerca fa approdare ad agenzie assicurative di dubbia e non accertata provenienza; e spesso si paga il rateo annuale o semestrale senza avere la certezza che la polizza sia realmente valida o rinnovata. Sono truffe; e l’IVASS ha contato ben 24 siti web di polizze false. Perché come è noto, la convenienza (anche quella presunta) passa quasi esclusivamente per la Rete. Per pagare in tutta sicurezza, si può consultare il Registro Unico degli Intermediari, oltre l’Elenco degli Intermediari dell’Unione Europea. Altrimenti, oltre ad aver pagato inutilmente, si continua a circolare senza l’obbligatoria assicurazione, con tutte le conseguenze sanzionatorie che ne conseguono.

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