L’INPS chiarisce la sua posizione rispetto alla sperimentazione di questo nuovo sistema di pagamenti per i dipendenti pubblici. Di cosa si sta parlando
Oggigiorno l’INPS si ritrova in una posizione di particolare sollecitazione: e non soltanto per la prossimità con la nuova tornata pensionistica per la consegna dei ratei di giugno. Eppure, le pensioni non sono così avulse dall’attualità previdenziale così affollata che sta investendo l’Istituto. Infatti, i mesi di aprile e maggio rappresentato un momento di passaggio importante per le questioni di carattere previdenziali.
È un po’ come se ci si trovasse alla chiusura di anno e al contempo con l’affacciarsi del nuovo: si tratta della nuova annualità previdenziale che ha appunto inizio con maggio e segna il primo termine di apertura per le misure ordinarie come i trattamenti pensionistici, quanto per le molteplici misure straordinarie, tra bonus, sussidi e indennità non ordinarie a sostegno del reddito.
Questo è appunto il periodo in cui l’INPS si appresta a chiudere le situazioni debitorie nei confronti di non pochi suoi utenti: si tratta di contesti economici che sono maturati nell’ottica, principalmente, delle verifiche continue dell’ente sui percettori. La prassi dei controlli impone che durante l’accertamento le erogazioni delle misure economiche siano necessariamente sospese.
L’accertamento, a quanto si è riscontrato, più prolungarsi per settimane se non per mesi, con evidenti ripercussioni sulle tasche dei percettori. Alla chiusura del procedimento (e al buon esito), le somme non ricevute diventano arretrati, spesso integrati dai conguagli in segno positivo. Per l’accredito fattuale, la questione si rimette al credito nelle casse INPS. A ciò, dunque, bisogna aggiungere il lavoro svolto sule piana delle certificazioni relative ai dipendenti pubblici.
Il sistema, in sperimentazione da qualche mese, si chiama Ecocert, e consiste nell’estratto conto certificato dei lavoratori della PA. Il rilascio avviene su domanda del dipendente stesso. La tempistica comunicata dall’ente per soddisfare le richieste è quella di 55 giorni dalla data della domanda. L’Ecocert rappresenta un documento fondamentale per conoscere i dati che riguardano il lavoratore in mano all’INPS: il periodo temporale di svolgimento delle mansioni, il tipo di contribuzione versata (obbligatoria, figurativa, volontaria o da riscatto) e l’entità della retribuzione utile ai fini della misura della pensione. Pertanto, lo scopo è quello di non avere brutte sorprese, giunto il momento del pensionamento.