Per il mese di maggio l’INPS ha fatto sapere che sono previsti ritardi sui pagamenti dell’Assegno Unico: cosa accade a giugno?
Tra i vari bonus ed incentivi che sono stati emanati dal governo Draghi e poi prorogati da quello Meloni c’è sicuramente l’Assegno Unico Universale. Si tratta di un sostegno per le famiglie con figli a carico fino a 21 anni e senza limiti di età nel caso di figli con una qualche disabilità. Il governo Meloni ha poi inserito delle maggiorazioni.
Tali maggiorazioni riguardano i nuclei familiari numerosi, con minori di 3 anni a carico e, ovviamente, con figli disabili. L’importo dell’AU, che varia a seconda della dichiarazione ISEE, è versato direttamente sull’IBAN di chi ne ha fatto domanda. Per il mese di maggio l’INPS ha comunicato dei ritardi riguardo il pagamento dell’AU e in molti si chiedono se tali ritardi avverranno anche a giugno.
INPS, Assegno Unico: ritardi anche sul mese di giugno?
Molti nuclei familiari percettori dell’Assegno Unico hanno notato un ritardo di erogazione per quanto riguarda la ricarica del mese di maggio. Tale ritardo è stato dovuto al fatto che l‘INPS sta avviando dei controlli a campione che riguardano proprio questa misura. I ritardi, inoltre, sono stati causati da una modifica del calendario di erogazione.
A partire dal mese di maggio, infatti, gli accrediti dell’AU saranno divisi in due date ben distinte: la prima fa capo a tutti coloro che ricevono l‘assegno per la prima volta o che già lo ricevevano nel 2022 e non hanno subito nessuna variazione di reddito o familiare. L’accredito per queste persone è il 10 di ogni mese.
La seconda data è invece quella del 20 di ogni mese: riceve l’accredito questa data tutti coloro che hanno subito variazioni di importo e quindi ha diritto ad un importo diverso da solito. Questa data di pagamenti è stata però rispettata dall’INPS sono in parte e in pochi hanno riscosso l’AU tra il 18 e il 19 maggio.
L’INPS ha anche riferito che molti beneficiari hanno comunque ricevuto la ricarica, anche se in ritardo, anche se non compare sul Fascicolo Previdenziale del cittadino. In molti, poi, si chiedono se questi ritardi avverranno anche per il mese di giugno. Ad ora non ci sono comunicazioni ufficiali da parte dell’INPS ma l’ipotesi è che se i controlli a campione continueranno, anche per il prossimo mese potrebbero esserci dei ritardi.