L’INPS ha fatto sapere che sono in corso dei controlli per quanto riguarda l’Assegno Unico: i pagamenti risultano essere in ritardo
I beneficiari dell’Assegno Unico Universale sembrano non avere pace in questo inizio 2023 contrassegnato da grandi cambiamenti per quanto riguarda questa misura ed il Reddito di Cittadinanza. Il governo Meloni, infatti, ha prorogato vari incentivi e bonus già emanati dal governo Draghi e, tra questi, spicca sicuramente l’Assegno Unico Universale.
Il governo Meloni ha poi istituito delle maggiorazioni che riguardano le famiglie numerose, con minori e con disabili. L’importo dell’AU, che varia a seconda della dichiarazione ISEE, è versato direttamente sull’IBAN di chi ne ha fatto domanda. In questi giorni, poi, sono in corso da parte dell’INPS dei controlli proprio sull’Assegno Unico.
Assegno Unico, nuovi controlli dell’INPS
Molti percettori dell’Assegno Unico si sono resi conto che i pagamenti di maggio, e relativi al mese di aprile, stanno tardando ad arrivare. Il motivo di tale ritardo è da vedere nel fatto che l’INPS sta avviando dei nuovi controlli che riguardano proprio la misura governativa per le famiglie con figli a carico.
L’INPS, al contempo, ha stilato un nuovo calendario di erogazioni riguardo proprio la misura: gli accrediti, adesso, sono divisi in due date ben distinte. La prima riguarda tutti coloro che ricevono l’AU per la prima volta o che già lo ricevevano e per il 2023 non hanno subito alcuna variazione: tale data è quella del 10 di ogni mese.
La seconda data è invece quella del 20 di ogni mese: riceve l’accredito questa data tutti coloro che hanno subito variazioni di importo e quindi ha diritto ad un importo diverso da solito. Questa data di pagamenti è stata però rispettata dall’INPS sono in parte e in pochi hanno riscosso l’AU tra il 18 e il 19 maggio.
Il motivo dei mancati accrediti, come detto, è da vedere nel fatto che l’INPS sta effettuando dei controlli a campione, cosa che, di fatto, ha fatto slittare i pagamenti. L’INPS, però, sottolinea il fatto che le disposizioni di pagamento non sono state pubblicate sul Fascicolo Previdenziale ma che gli accrediti sono arrivati lo stesso. Il consiglio, dunque, è quello di controllare il proprio conto.