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Tasse

Agenzia Entrate, arriva la sanatoria per questi affitti

Sta approdando una nuova sanatoria da parte dell’Agenzia delle Entrate. Questa volta tocca ai contratti di registrazione e non è la legge di bilancio a vararla

Sanatoria sugli affitti (Foto Adobe – pensioniora.it)

Per l’Agenzia delle Entrate è un momento davvero delicato. Anzi, lo è per l’Ufficio di Riscossione; e oltretutto questo momento è affollato. Come in buona parte lo stesso frangente è affollato negli uffici dei commercialisti e presso i servizi di patronato nei CAF. Insomma, il riferimento (più che evidente) non è casuale; si sta parlando del fatto che come contribuenti si è entrati nel vivo della presentazione della dichiarazione dei redditi.

Un adempimento, questo, che ha preso avvio dai primi giorni di maggio, ovverosia dall’11 maggio, con l’apertura della procedura di estrapolazione del proprio modello 730 precompilato dalla stessa Agenzia, effettuabile direttamente dal suo sito, accedendo al profilo dedicato del contribuente. Si caratterizza quale procedura semplice, per il contribuente che possiede una situazione contributiva piuttosto semplificata.

Agenzia Entrate, la sanatoria riguarda questi canoni di affitto

Sanatoria sugli affitti (Foto Adobe – pensioniora.it)

Dunque, fino al 31 maggio 2023, ci sarà tempo di scaricare la dichiarazione dei redditi a proprio nome, eventualmente rettificarla inoltrando modelli 730 ad hoc e rispedirla sottoscritta ancora una volta telematicamente. Per gli altri contribuenti, obbligati a presentare il proprio modello per comunicare correzioni circa le inesattezze indicate dai propri sostituti d’imposta, oppure i propri redditi in assenza di quest’ultimi, nonché le spese detraibili, l’appuntamento con il termine ultimo della trasmissione è per la fine di giugno.

Al contempo, l’Agenzia delle Entrate sta acquisendo le richieste dei cittadini, in possesso di vecchi debiti a loro carico, per la rottamazione delle cartelle esattoriali. La cosiddetta Rottamazione quater, prevista dalla legge di bilancio, ha subito provveduto allo stralcio degli importi non riscossi dal 2000 al 2015 fino a mille euro, mentre oltre a mille e fino a 3mila, le somme vengono abbattute del 50% e si cancellano interessi e sanzioni (senza dimenticare la comoda rateazione).

Su questo sfondo, una recente sentenza della Cassazione ha aperto alle procedure di una nuova, inattesa sanatoria: quella sulle mancate successive registrazioni in relazione ai contratti di locazione. Un affitto è di per sé nullo senza la registrazione del contratto, ma vi è la possibilità di registrarlo tardivamente, seppure pagando gli interessi e le sanzioni una volta trascorsi i 30 giorni dalla stipula. La mancata registrazione sulle successive scadenze non comporterà d’ora in poi un illecito legale, tale da compromettere gli effetti giuridici del contratto, come nel caso della prima registrazione: alle scadenze successive, la prima registrazione, anche se non rinnovata, resta valida (inclusa l’intimazione di sfratto in caso di morosità).

Pubblicato da
Roberto Alciati