Questi soggetti percettori del consueto contributo di sostegno al reddito, rischiano di vedersi procrastinare l’accredito di questo mese. Cosa succede
Il mese di maggio, assieme ad aprile, rappresenta un momento particolarmente significativo per il calendario previdenziale, in quanto si apre la nuova annualità. Pertanto, per poter aprire al meglio l’anno, occorre che al meglio si chiuda il precedente. Come? L’INPS sta passando in rassegna tutte le situazioni debitorie che detiene nei confronti di numerosi utenti per cancellarle.
Sono profili che sono andati delineandosi per le somme non percepite nel corso dei mesi precedenti, se non addirittura nel corso dell’ultimo trimestre 2022. Il frutto di questi mancati accrediti è dovuto alla prassi di blocco o sospensione delle erogazioni relative agli strumenti previdenziali quando viene attivato un accertamento su un campione di utenti, i quali non si ritroveranno ristorate le loro tasche fino alla conclusione (positiva) dei controlli.
Soltanto in queste settimane, alcuni utenti interessati hanno ricevuto finalmente una data di sblocco dall’ente previdenziale, il quale ha comunicato le date previsionali di accredito sull’apposito Fascicolo Previdenziale online. Dunque, non solo verranno percepiti gli importi di competenza del mese corrente, ma anche gli arretrati prodotti da eventuali maggiorazioni e conguagli.
Tali problematiche hanno investito le principali misure dell’INPS: dall’Assegno Unico per le famiglie al Reddito di Cittadinanza. Per quanto riguarda il primo, i percettori che hanno avuto variazioni dell’importo nella mensilità precedente, si ritroveranno ad essere gli ultimi della fila nel calendario di questo strumento. Gli arretrati del RdC, invece, stanno pervendo nell’avvicinarsi del passaggio di consegna con la nuova MIA (misura di inclusione attiva) a partire dal prossimo settembre.
Un caso particolare, però, sottolinea le difficoltà maggiori relative al ricevimento. Si tratta di quello relativo ai percettori dell’attuale RdC, i quali ricevono altresì l’AUU avendo a carico figli minorenni o disabili. I controlli INPS si sono concentrati sul modello RdC Com-AU relativo alla presentazione della cumulabilità delle due misure. Il rischio di sospensione del RdC è alto (fino a 120 giorni), pertanto gli utenti sono invitati a verificare (a loro volta) di aver compilato per esteso il modulo, oppure di accertarsi di non essere chiamati a compilarlo.