Qualche chiarimento sul congedo parentale, possono utilizzare la prestazione anche i lavoratori con partita iva?
L’attenzione ai temi della famiglia e alle necessità di implementare gli interventi a favore della genitorialità sono molto sentiti in questo periodo. Ad alimentare l’attenzione sulla questione anche i dati demografici che segnalano un costante invecchiamento della popolazione italiana e un numero di nascita molto basso.
Tra le iniziative prese per favorire l’assistenza familiare è proprio l’aumento del congedo parentale, elevto dal 30 all’80 per cento della retribuzione. L’incremento vale per uno dei 3 mesi spettanti ad ogni genitore, non trasferibile all’altro. L’aumento è concesso a patto che la mensilità coperta con l’80 per cento sia fruita entro il sesto anno di vita del bambino (o entro 6 anni dall’arrivo in famiglia in caso di affidamento o adozione del minore).
Congedo parentale anche agli autonomi?
Questa è certamente un’iniziativa utile e molto sentita dalle famiglie di lavoratori dipendenti che potranno fruirne. Ma occorre dire immediatamente che è riconosciuta esclusivamente ai dipendenti del settore sia pubblico che privato, ma che non coinvolge gli autonomi con o senza partita iva. Spetta a dipendenti che hanno concluso la maternità o la paternità dopo il 31 dicembre del 2022.
Il mese indennizzato all’80 per cento va considerato come uno solo per entrambi i genitori e può essere usato suddiviso da tutti e due o soltanto da uno di loro. Può essere usato in modalità alternata, ma senza impedire di usare gli stessi giorni e per lo stesso figlio, come già previsto per tutti i periodi di congedo parentale.
A conferma di quanto detto, si sottolinea che nel caso un genitore sia dipendente e l’altro no, il congedo spetta esclusivamente a chi ha un contratto come lavoratore dipendente. Purtroppo questa è la normativa vigente e per quanti hanno un lavoro autonomo non resta che affidarsi alla propria buona volontà e capacità di organizzare l’attività professionale.
Tra l’altro va evidenziato che ad essere esclusi dal congedo parentale all’80 per cento non sono solo gli autonomi con o senza partita iva, ma anche gli iscritti alla gestione separata dell’Inps. Le informazioni dettagliate riguardo il congedo parentale incrementato possono essere confermata dalla circolare Inps numero 45 del 16 maggio 2023.