Ecco in quali condizioni della relazione, i coniugi sono chiamati a beneficiare dell’opzione di pagare una sola imposta con più case. Di cosa si parla
Sin da molto giovani ci si appresta a servire un desiderio di maturità e di crescita, esprimendo l’irresistibile volontà di possedere uno spazio tutto proprio, uno spazio autonomo in cui vivere e costruire un orizzonte familiare o personale, fuori dunque dall’ambiente domestico della famiglia d’origine. Visto il netto cambio dei tempi, con la mancanza di tutto il denaro occorrente per la compravendita, si può decidere di sottoscrivere un mutuo.
Sebbene non sia facile l’ottenimento di un finanziamento, se si è sufficientemente giovani si può approfittare dei bonus fiscali dedicati agli under 36 che richiedono appunto un prestito per la prima casa. Sono gli stessi bonus che in fondo hanno salvato i mutui da una crisi certa dopo l’innalzamento dei tassi di interesse da parte della Banca Centrale Europea, nello scorso autunno.
Come una coppia può non pagare l’IMU con più di una casa
Giovane o meno che sia, un nucleo familiare formato dalla sola coppia è chiamata a scegliere il regime di proprietà dei propri beni (compresa la casa), appena i due sono dichiarati sposati o uniti civilmente. I coniugi possono così optare per la comunione o la separazione dei beni, ognuna con i suoi pro e contro, a seconda delle esigenze presenti o future, sorte o che sorgeranno.
Prima o poi, il rapporto più logorarsi irreversibilmente, fino a decidere per la separazione o il divorzio. Pertanto, almeno un coniuge può decidere di andarsene dall’abitazione condivisione con l’altro e trasferirsi presso un altro immobile. Se l’uno e l’altro posseggono, durante l’unione in essere, un’abitazione a testa, l’esenzione IMU si applica su una sola abitazione, quella dichiarata come “principale”.
Per l’abitazione principale, non ci sarà l’imposta municipale da pagare; al contrario, lo sarà per l’altra abitazione che dovrebbe corrispondere alla dimora non abituale di vita, anche se si trova ubicata in un Comune diverso dalla prima. Per questo motivo, i coniugi finiscono per assegnare l’esenzione alla casa più grande, quindi sull’immobile dove l’IMU sarebbe risultata particolarmente pesante. Eppure esiste un caso per il quale è permesso la doppia esenzione: quando ciascun coniuge detiene un immobile di proprietà per il quale la residenza corrisponde con la dimora abituale; dunque, ciascun coniuge dimora abitualmente e risiede, dal punto di vista anagrafico, nella rispettiva abitazione.